Ian Bremmer è fermo a New York da una settimana, una pausa dai ritmi frenetici cui è abituato il presidente di Eurasia Group. “Gran parte degli incontri con clienti e funzionari sono diventati virtuali, si fa tutto online. Mi mancano i ristoranti, enormemente”, dice al Foglio il politologo statunite
continua a leggere su “IL FOGLIO” >>