Lo SPI CGIL si è reso disponibile alla reale e concreta collaborazione con l’amministrazione comunale di Cirò Marina.
Tuttavia, riteniamo che ci sono serie difficoltà nel reperire, compilare e poi nel consegnare la domanda.
Le domande si possono reperire on line, compilare on line inviare con email.
Premesso che la platea di soggetti interessati alla domanda è fatta di persone o famiglie disagiate e non solo sul piano economico, scaricare on line una domanda diventa davvero difficile se non addirittura impossibile.
Riteniamo che l’ENTE Comunale debba stampare e dare la possibilità ai cittadini non solo di venire in possesso della domanda cartacea ma anche di un aiuto nella compilazione.
Come CGIL abbiamo stampato e consegnate decine di domande, però siamo impossibilitati a compilare le stesse perché invasi da telefonate e da altre domande altrettanto urgenti, quelle dei 600 euro agli AGRICOLI e qui nel nostro comune sono davvero tante, alle partite iva agli autonomi etc.
Le persone ci riferiscono che vanno al comune a consegnare le domande e trovano le porte chiuse, questo non è un modo collaborativo.
Abbiamo pertanto scritto al comune di prorogare la data oltre il 4 aprile, di semplificare le domande ( una sola pagina), di dotarsi delle domande cartacee, di un gruppo di lavoro, e di ufficio preposto per la compilazione e per il ricevimento delle domande, naturalmente con le dovute precauzioni che sono legittimamente previste in questo periodo per tutelare i lavoratori tutti ma anche i cittadini.
Inoltre riteniamo che per quanto sia efficace il passaparola, sia insufficiente come mezzo di diffusione della informazione, pertanto chiediamo ai dirigenti, ai commissari, di accogliere le nostre richieste e divulgare con tutti i mezzi a disposizione le informazioni a tutti i cittadini interessati, a quelle comunità di stranieri, penso ai Marocchini, agli albanesi, ai rumeni e purtroppo ormai anche ai tanti concittadini indigenti e bisognosi di aiuto, subito, adesso e non tra qualche giorno, la gente sta soffrendo sul serio e non per il fatto che non esce di casa ma perché non ha di che mangiare e non sa come sfamare i propri figli.