Senza dubbio la pandemia del Covid-19, sta mettendo a dura prova la nostra Nazione. Ogni regione, ogni Governatore di regione, da buon padre cerca, dentro le proprie mura, di difendere la propria famiglia da pericoli esterni, in particolare, un plauso va all’On. Jole Santelli che appena insediata si è dovuta confrontare con un emergenza mondiale ed insieme alla sua giunta sta adottando misure utili per affrontarla, parliamo ad esempio dell’ultimo provvedimento “Riparti Italia” ”: 150 mila euro dedicato alle imprese, agli artigiani e alle partite IVA, oltre ad una nuova manovra con la quale verrà erogata maggiore liquidità per i buoni spesa. Ma alcune riflessioni sento di doverle fare, anzi ho proprio voglia di urlare e di gridare a gran voce: SVEGLIAAAA!!! Ci ritroviamo con una Sanità che con tutti i tagli avuti non ci consente il lusso di ammalarci. Proprio così, un lusso, perché solo chi ha la possibilità e Santi in paradiso può essere sottoposto a cura, perché sapete, purtroppo, la normalità nella nostra terra è il favoritismo! Per non parlare delle spese folli e dei vari traffici sottobanco per arricchire qualche amico. Ricordiamoci che l’ art. 32 della Costituzione sancisce che la Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure agli ingenti. Se la Regione e il Governo non attueranno veri e sostanziosi aiuti alla persona, la nostra terra ne soffrirà e le conseguenze saranno devastanti. I controlli nella P.A. devono essere severi e avere una cadenza giornaliera. Un’altra piaga è il lavoro nero. Da noi, la disoccupazione è ai massimi livelli? Non c’è lavoro? Tutto falso e tutto nascosto dalla mala politica fatta fin’ora. Un buon padre di famiglia fa in modo che i propri figli vivano nella legalità, nel rispetto reciproco per una crescita morale per se stessi e per chi gli sta vicino. Da noi si vive alla giornata, per volontà o perché vi si è costretti. Pensiamo di essere furbi nel cercare il lavoro senza essere assunti, e non pagare le tasse, ma così non daremo mai i nostri soldi allo stato. Bene, ma adesso, parlo con te lavoratore intelligente, ora che sei obbligato a restare a casa e non essendo assunto in nessuna azienda, quindi, non puoi permetterti ferie forzate, cassa integrazione; ora che i tuoi risparmi stanno esaurendo e non puoi attingere agli aiuti dello Stato, cosa risponderai a tuo figlio che ti chiederà da mangiare? E tu stato cosa fai affinché tutto ciò non accada? Dai Il reddito di cittadinanza? No comment. Non servono tasse scontate, se assumi giovani apprendisti. Non si può mettere un limite di età a chi cerca un riscatto nella società. Servono misure che garantiscono la capacità e la possibilità di recupero del credito per le aziende e che quindi, non solo possono permettersi di offrire un regolare lavoro, ma anche garantire dignità alla persona. Serve che il Governo si faccia da garante, non solo per le imprese ma anche per i semplici cittadini che versano in gravi difficoltà, accreditare subito sulla propria tessera sanitaria, una somma tale per poter vivere nella normalità, e non i 600 euro una tantum per il solo mese di marzo e per solo poche categorie di lavoratori. Chiedo un riscatto culturale della nostra terra e obbligare, quasi, ogni Comune ad avere una biblioteca a disposizione di tutti. I calabresi ed in particolare gli abitanti della provincia di Crotone devono aprire le menti, devono abbeverarsi alla sorgente della conoscenza per poter reagire ed avere un riscatto. Bisogna, credo, conoscere la storia per sapere chi eravamo, per Essere oggi e chi saremo in futuro. Auspico che questo brutto periodo possa servire per una rinascita della Calabria e soprattutto per la rinascita della provincia di Crotone che, da tanto lustro, si ritrova ad essere fanalino di coda tra le province calabresi e italiane. Quando tutta questa grave emergenza sarà finita è obbligo farsi un esame di coscienza per tutti gli errori commessi nella speranza che la Politica inizi ad usare il buon senso come un vero padre di famiglia per amore dei propri figli.
Crotone, i servizi di prossimità ridanno dignità e speranza ai cittadini più fragili
Maria ha 78 anni, vive da sola, la sua salute è precaria. Non aveva nessuno a cui rivolgersi per un...