Si pensa a salvar vite. E’ emergenza, è urgenza, è disastro, pandemia, e la bellezza appare allora un libertinaggio fuori luogo, un’inutilità impudente, una meschineria sacrificabile. La tetraggine ci sembra un prezzo minimo per un bene massimo, e non ci preoccupiamo dei suoi lasciti, di come potreb
continua a leggere su “IL FOGLIO” >>