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La città’ di Crotone, sotto il profilo economico, già viveva una situazione critica ma ora, a seguito del Coronavirus, rischia un affossamento totale che diventerà definitivo se, chi di competenza, non si attiva per far ripartire, almeno un minimo e dove consentito le attività commerciali, come, di recente, già successo nelle città di Catanzaro , Vibo valentia, Reggio Calabria e quasi l’intera sua provincia.
Parliamo, in particolare delle attività che, a seguito della Ordinanza Regione Calabria n. 32.2020, che ha autorizzato la consegna a domicilio di prodotti dolciari anche nei giorni festivi, sono rimaste escluse da tale privilegio, ossia i servizi di pizzerie e gastronomie che avrebbero l’opportunità, specie con l’approssimarsi del 25 aprile e del 1 maggio di avere un minimo di ristoro alle già esigue casse. In tal senso facciamo un appello al Commissario Prefettizio del Comune di Crotone perché si attivi per sbloccare questa contraddittoria situazione estendendo la possibilità anche a pizzerie e gastronomie di consegnare a domicilio i loro prodotti anche nei giorni festivi.
Si darebbe un segnale, così facendo, di coraggio e di volontà a ricominciare, premiando chi, in questa triste situazione, si arrischia a tenere in vita quelle attività non solo per loro stessi ma anche per i dipendenti che ci lavorano, si darebbe un segnale di vitalità alla città e di ottimismo per il futuro.
E’ nostra ferma convinzione che il momento dei divieti debba finire e lasciare spazio, ove possibile e consentito e con l’uso di distanze mascherine e guanti, alle aperture verso tutti i settori commerciali fino ad ora mortificati dagli eventi, a maggior ragione per il fatto che nel nostro territorio l’incidenza del virus è stato limitato.
Dobbiamo ricordarci, che laddove chi ha il comando latita , intervengono settori criminali come la ndrangheta che potrebbe dare aiuto alle famiglie e usurai che approfittano dello stato di bisogno.