Siamo indignati. La decisione del Commissario Prefettizio di tagliare di netto e senza alcuna interlocuzione ben 97000 km di trasporto pubblico è inaccettabile.
Inaccettabile non solo per le ricadute che una decisione simile avrà su parte della città, lasciando a piedi tanti crotonesi, soprattutto anziani, in zone lontane dal centro come Capocolonna e Farina. Ma è inaccettabile soprattutto per il metodo.
Un commissario non può pensare di prendere decisioni che influiscono sulla quotidianità della città di Crotone senza alcun confronto.
Non siamo in monarchia, né in una parentesi autoritaria, ma siamo in democrazia, e forse va ricordato a chi, come il Commissario, non ha voluto celebrare il 25 aprile a Crotone, forse unica città italiana a non dare un segno nel giorno della Liberazione.
Come Demokratici non possiamo non rilanciare le richieste dei sindacati, chiedendo anche noi al Commissario l’apertura immediata di un tavolo con azienda e sindacati e il ripristino dei km per evitare disagi sociali in una città che è già allo strenuo e che faticherà non poco per rilanciare la propria economia.