Sindaci del crotonese ed il Presidente f. f. della Provincia di Crotone non intendono rispettare l’ordinanza regionale con la quale la presidente Santelli ha derogato al Dpcm del governo e alle ordinanze sindacali.
Nessuna corsa in avanti, il presidente della Provincia ed i sindaci frenano, scrivono alla Governatrice della Calabria Santelli e annunciano che adotteranno le ordinanze necessarie per mantenere in vigore le disposizioni adottate precedentemente dal Governo nazionale.
Firmato:
Giuseppe Dell’Aquila – Provincia di Crotone
Mariagrazia Vittimberga – Isola di Caporizzuto
Salvatore Divuono – Cutro
Annibale Parise – Mesoraca
Tommaso Blandino – Rocca di Neto
Nicola Belcastro – Cotronei
Raffaele Falbo – Melissa
Nicola Bilotta – Roccabernarda
Francesco Paletta – Cirò
Rosario Macrì – Belvedere Spinello
Carmine Barbuto – San Mauro Marchesato
Lucio Giordano – Santa Severina
Pino Cozza – Verzino
Marianna Caligiuri – Caccuri
Domenico Frontera – Cerenzia
Franco Durante – Castelsilano
Franco Scarpelli – San Nicola dell’Alto
Pietro Greco – Umbriatico
Antonio Amato – Carfizzi
Ritengo che l’ordinanza regionale sia un primo passo verso la cosiddetta Fase 2, che dovrebbe essere la fase che con le dovute precauzioni ci proietta verso la ripresa delle attività. Una ordinanza che è apparsa volere dire “apriamo tutto”, forse anche per come è stata riportata sui social e su alcune testate giornalistiche, ma così non è. Continente esclusivamente la possibilità di poter riprendere con gradualità le attività di ristorazione e connesse prevedendo la possibilità del servizio a tavola in luogo aperto e con le distanze prescritte dal c.d. “Comitato scientifico” riportate nel decreto Conte. Viviamo in una bellissima Regione, dove con la nostra responsabilità i contagi sono stati circoscritti (sicuramente non per chi con i DCPM di mezzanotte ha permesso un esodo incontrollato verso la nostra regione). Adesso è il momento di ripartire. L’ordinanza della Presidente Santelli non è “apriamo tutto”, ma un segnale di ripresa per uno dei settori che rappresenta buona parte della nostra economia, contenente limitazioni e prescrizioni necessarie alla tutela della Salute. ANDRÀ TUTTO BENE
Mi sembra veramente una paglicciata questa presa di posizione del presidente della provincia e il codazzo dei sindaci. Le persone sono esauste ed alla fame. Spiegatemi perché i tabaccau possono stare al aperti e (con le dovute cautele) i bar no.
Purtroppo anche nei casi più seri e difficili che riguardano la società civile, la politica da il peggio di se..comprendo le motivazioni che spingono qualche sindaco a non assecondare il decreto del presidente della Regione, comprendo un pò meno il F.F. della provincia di Crotone…la mia riflessione nasce dalla considerazione che a fronte di appena 8 Comuni che registrano la presenza di contagiati, oltre dieci altri non hanno alcun contagio…allora la domanda è: Cosa li ha spinti a non dare fiducia alla maggioranza dei Calabresi della provincia?…forse mi sfugge qualcosa…comunque responsabilmente invito tutti ad attenersi e adottare le misure precauzionali fondamentali: distanziamento, mascherine, guanti, niente assembramenti…le attività moriranno, gli usurai cresceranno, la povertà aumenterà…ma questo lo può capire solo chi vive del proprio lavoro…