Il passo avanti atteso sulle imprese, suggerito da tanti fuori e dentro il Parlamento, c’è stato: l’attesissimo decreto aprile diventato maggio e poi trasformato in “decreto Rilancio” – 250 articoli per più di 400 pagine di provvedimenti e fondi per 55 miliardi – prevede la cancellazione di 4 miliar
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