Si è tenuta ieri, 4 giugno 2020, in Corte d’Assise di Appello di Catanzaro, l’udienza che avrebbe dovuto decidere sui ricorsi depositati dal Procuratore Generale della Procura di Castrovillari, dall’Avv. Francesco Bastone e dall’Avv. Amodeo del Foro di Crotone. Il fascicolo si riferisce all’omicidio di Yurji Zirchenko trovato cadavere nel bagagliaio della propria autovettura in località Vascellero di Cariati il 03/09/2017. La Corte d’Assise di Cosenza aveva condannato per l’omicidio dello Zirchenko l’imputato Dmitriks Mihails, difeso all’epoca da altro legale, alla pena dell’ergastolo con isolamento diurno, riconoscendolo responsabile di concorso in omicidio insieme al latitante Jandavs, mentre la Koshova Iana, difesa dall’Avv. Francesco Amodeo, era stata condannata alla pena di anni 4 e mesi 6 di reclusione, riconoscendola responsabile di favoreggiamento e occultamento di cadavere.
Avverso la sentenza di primo grado hanno presentato appello sia la Procura di Castrovillari nei confronti di Liudmyla Popova che era stata assolta in primo grado, sia gli Avvocati Francesco Amodeo per la Koshova e Francesco Bastone subentrato nella difesa del Dmitriks.
Ieri, all’apertura del processo di appello, gli avvocati Bastone e Amodeo, hanno sollevato eccezione preliminare d’incompetenza territoriale, contestata dalla Procura. La Corte d’Assise di Appello di Catanzaro prima sezione, preseduta dalla Dott.ssa Gabriella Reillo, Giudice a latere Dott.ssa Francesca Garofalo, dopo una lunga Camera di Consiglio, annullava la sentenza di primo grado, ritenendo valide le difese degli Avvocati difensori, inviando gli atti alla Procura della Repubblica di Crotone. Gli Avvocati Bastone e Amodeo hanno ampiamente dimostrato ed argomentato che l’omicidio si era consumato in Torretta di Crucoli e non a Cariati, per come la Procura di Castrovillari aveva inizialmente ritenuto. Pertanto grazie alla difesa dell’Avv. Francesco Bastone, viene annullata la sentenza di primo grado che prevedeva la pena dell’ergastolo per il Dmitriks e grazie alla difesa dell’Avv. Francesco Amodeo, cade la pena di 4 anni e mesi 6 nei confronti della Koshova.