Ribadiamo, quanto abbiamo già detto infinite volte, lasciamo fuori dalla mente e dagli spazi morali,il passato, guardare il presente per pensare a quel futuro sempre più galoppante e, concretamente, ricercare una soluzione che diventi la passerella duratura per una città e il suo hinterland a cui la necessità di collegamenti rapidi, con il resto del mondo, sono una delle urgenze primarie. La conduzione SACAL a cui l’ENAC attraverso un bando di concorso molto discutibile, ha assegnato la completa gestione del triangolo aeroportuale, con annessi e connessi, è stata una scelta scellerata che ha portato ad un ennesimo fallimento della politica aerea su Crotone e non solo, anche su Lamezia e Reggio, per una dirigenza completamente impreparata e assente,con il suo presidente calato dal governatore Oliverio, ma ancor meno addentro ai termini e atti del trasporto aereo, il dr. Arturo De Felice, ha accettato un incarico che avrebbe dovuto avere la forza di rifiutare, invece, è entrato a tamburo battente, per arrivare, in sintesi, a non avere neppure il suono di un piffero. Un esperimento nullo che ha creato solo immobilismo e problemi, dalla CIGS, alla situazione dei contrattisti a termine, dai tendoni tipo circo alla perdita del finanziamento per la costruzione di una nuova aerostazione, personaggi che per la situazione esistente, causa pandemia che ha falcidiato l’intero settore, non hanno avuto nemmeno il pudore di ridursi i compensi per aiutare i dipendenti in difficoltà. L’effetto aeroporti ha il suo peso sul possibile sviluppo del collettivo,ma domandiamo, con preoccupazione, cosa ci riserva il futuro aereo calabro, se non cambiano le cose? Soprattutto se non si provvede ad una rigenerazione,in merito alla figura del presidente e dirigenza compresa,che hanno dimostrato di non essere all’altezza per una gestione di tre aeroporti. Al loro posto ci vuole gente che sappia dialogare con la base, con l’umiltà di chi vuole veramente costruire il futuro. Cosa bisogna fare? Non siamo medici del settore”,il discorso dipende dalla politica e dalla volontà umana a riavere, per Crotone, il proprio aeroporto funzionante, senza i balzelli discutibili e anomali per non restare,ancora una volta, privi di quello sguardo verso il giorno del dopo domani. In tutto il marasma c’è uno sprazzo di luce, la riconcessione,al Sant’Anna, dello sgravio degli oneri di servizio pubblico in modo da invogliare possibili compagnie a mettere lo scalo pitagorico nei propri programmi. E’ importante saper azzerare tutto ciò che è stato il salto negativo, ripartire ex-novo attraverso una nuova frontiera di collegamenti indipendentemente dalla scelta e dai capitolati. Impossibile? Un parola che dovremmo sentirci in diritto di cancellare dal nostro vocabolario di calabresità, l’impossibile, per noi, non deve esistere, ma solo il voler fare e il poter realizzare senza chiacchere quello che è un nostro momento capace di farci uscire dal buio di una stagione negativa che continua a imperversare. Ricordiamoci che gli ostacoli quando non si possono abbattere, si debbono aggirare.