Soprattutto scarti di elettrodomestici come la lavatrice, forse provenienti da qualche azienda che le ripara, visto che la discarica è formata soprattutto da pezzi di ricambio di lavatrici. Occorrerebbe una videosorveglianza per ostacolare questi gesti incivili che vanno ad inquinare non solo il fiume ma il mare oltre l’area Sic dove cresce la Ginestra bianca. Un’area a vocazione agricola per i numerosi vigneti disseminati nelle vicinanze, una area ricca di biodiversità, ed il vicino mare, non hanno fermato la mano dell’uomo sempre più autodistruttivo nei confronti dell’ambiente. La natura pareva riprendersi durante questi due mesi di lockdown, non un rifiuto buttato dietro la prima curva. Appena aperta la Fase 2 cumuli di rifiuti sono rinvenuti lungo le strade di periferia. Una discarica a cielo aperto fatto da materiale elettrico, elettrodomestici, guaine , cesti delle centrifughe delle lavatrici e altri scarti giacciono sul ciglio del fiume , tutti rifiuti che andrebbero stoccati in modo specifico. Una vergogna e un ulteriore atto di inciviltà uno spettacolo indecoroso. Gente maleducata non si limita solo a gettare pacchetti di sigarette, bottiglie, lattine, carte, ma abbandona i rifiuti ingombranti lungo la strada, come se per magia scomparissero. Sono purtroppo tante le discariche che ultimamente stanno fiorendo. Eppure si può anche telefonare in comune e il servizio preposto te li vengono a prelevare a domicilio. C’è bisogno di sorvegliare, educare e perché no punire chi non si piega alla regola, c’è bisogno di informare e re-informare costantemente con tutti i mezzi possibili i cittadini. Non vogliamo discariche, non vogliamo inceneritori, non vogliamo la plastica nel mare, non vogliamo che brucino i boschi, ma intanto c’è ne sbattiamo del nostro ambiente, sperando che altri se ne prendano la responsabilità, ma non funziona così ognuno di noi ha una sua responsabilità ed è tenuto a salvaguardare e sorvegliare. Per cominciare non gettare e non abbandonare i rifiuti, ma purtroppo così non è basta attraversare le tre provinciali che da Cirò proseguono verso Umbriatico, Cirò Marina, il Vallo dove i rifiuti abbandonati la fanno da padrona.