Artifizi
amministrativi, a questo si tenta di ricorrere per perpetrare un nuovo
scippo a danno della città di Crotone ad opera di chi non è stato eletto
e non rappresenta Crotone ed i crotonesi.Mi
riferisco ai fondi, oltre un milione di euro, che qualcuno vuole
sottrarre al progetto Antica Kroton per pagare la bonifica da effettuare
nel Castello Carlo V, che è bene di proprietà dello Stato!
Un
paradosso nostrano, voler con i fondi della Regione, destinati e
vincolati alla valorizzazione del nostro patrimonio archeologico,
storico e architettonico, coprire le mancanze dello Stato e del Mibact.
Oltre
ad essere un’operazione moralmente scorretta, si devono sottolineare ed
evidenziare dubbi, forti dubbi, sulla legittimità del percorso
amministrativo.
La
normativa europea, recepita dall’ordinamento italiano, è chiara: le
bonifiche sono a carico dei soggetti responsabili, che devono essere
individuati con procedure specifiche, il cosiddetto principio “chi
inquina paga”!
E allora come si giustifica questa distrazione delle risorse?
Si
è perso troppo tempo, ed a questo ora si vuole, si vorrebbe, aggiungere
anche la beffa della sottrazione di risorse già di Crotone e per
Crotone?
Antica
Kroton è il primo progetto pilota di rigenerazione urbana che mette al
centro l’importante valore identitario di Crotone, ed è per questo che
ciascuno di noi, ognuno per competenza e responsabilità, deve difenderlo
e vigilare affinché nessuno lo svuoti, né svilisca il valore e
l’importanza strategica culturale ed economica.
Antica Kroton è un’opportunità per la città, la bonifica del Castello è un dovere del ministero!
Il Mibact dovrebbe, finalmente iniziare a fare la propria parte per la tutela del nostro patrimonio storico ed identitario.
Si
adoperi per portare avanti i progetti di sua competenza previsti dal
progetto Antica Kroton, invece di cimentarsi in giravolte e capriole
amministrative e burocratiche pur di sfuggire alla proprie
responsabilità!