L’episodio che ieri ha scatenato il putiferio è stato il blitz messo a segno da precari dirigenti di partito, per fortuna pochi, che non conoscono nemmeno le regole basilari del vivere insieme in una comunità quale dovrebbe essere quella del PD, gente che non è espressione del PD in quanto alle scorse elezioni regionali non ha nemmeno sostenuto il proprio partito, questi di fatto hanno forzato la serratura dell’ingresso della sede del PD per cambiarla e mettere alla porta il segretario Salvatore Codispoti.Episodio sicuramente da denunciare alle autorità competenti per violazione di domicilio ma che anche sul piano politico fa presagire quanti interessi si portano dietro gli “scassinatori”.
Il commissario provinciale Franco Iacucci, basito e mortificato, ci esorta a mantenere i nervi saldi e ad andare avanti su quella che è stata la scelta non solo del segretario ma della maggioranza dei tesserati mettendo così fine a questa infantile querelle. Il tentativo di effrazione è solo l’opera di qualche facinoroso che farebbe meglio a pensare al bene del proprio paese e non ad altro.
A far eco alle dichiarazione del commissario Franco Iacucci sono le parole del segretario Codispoti: la nostra scelta di campo che agli “scassinatori” a quanto pare non piace, in realtà è una linea politica dettata dalla nostra base, gente veramente di centrosinistra che oggi vuole un cambio di rotta, una presa di coscienza che al nostro interno ci è stato negato.