
Nell’apprendere la triste notizia dell’esplosione della barca e della morte di tre migranti , mentre erano in corso operazioni di trasbordo ad opera della Capitaneria di Porto al largo della costa crotonese, desidero esprimere i più sinceri sentimenti di cordoglio istituzionale per le vittime e vicinanza alle loro famiglie.
Il tema dell’immigrazione, oramai quotidianamente, riempie le cronache e si è posta da anni all’attenzione come tema non solo politico ma sociale e soprattutto umano. Non bisogna mai dimenticare che non si sta parlando di numeri, bensì di vite umane. Ogni giorno storie di uomini, di povertà e di fuga da guerre e situazioni insostenibili si intrecciano con il nostro vissuto ed il nostro territorio.
Auspico
che ben presto i principali interlocutori non solo dell’Unione europea
ma dell’intera comunità internazionale trovino una soluzione
migliorativa per far fronte una volta per tutte a queste dinamiche migratorie disperate.
In
un ambito così delicato ed impegnativo occorre sempre tenere presente
che sono in discussione diritti fondamentali dell’uomo, assoluti e
validi erga omnes, quali il rispetto del diritto alla vita e alla salute di tutti gli esseri umani. Parimenti intendo manifestare, in questa triste circostanza, pieno sostegno e vicinanza al Comando Provinciale della Guardia di Finanza , nella fattispecie aidue finanzieri che
stavano assistendo l’imbarcazione e che sono rimasti feriti
nell’accaduto. Rinnovo vicinanza anche al Comando della Capitaneria di
Porto per il delicato ed integerrimo servizio svolto a presidio della
sicurezza e vigilanza sulle nostre coste.
Ricordo che il tema
dell’emigrazione e delle eventuali problematiche di restrizioni alla
libertà personale inerisce anche la competenza delle autorità garanti
dei detenuti , sebbene in ambito nazionale.
