Il giovane ornitologo Giuseppe Candelise continua a stupire con la sua voglia di ricercatore nel mondo dell’ornitologia. E’ sua l’idea di usare un endoscopio per monitorare una rarissima specie di Rondone, originario del Sud Africa. Perché l’endoscopio? L’endoscopio è servito per seguire tutte le fasi della riproduzione della coppia, dalla deposizione delle uova, all’involo del unico pullo che questa specie così rara alleva.
La biologia riproduttiva di questa specie che fino ad ora era poco conosciuta, da questo monitoraggio comincia ad essere più chiara.
Questo Rondone che si comporta come un parassita, ci ha svelato un comportamento così crudele che non si immaginava nel mondo dei Rondoni.
Questa specie non costruisce il nido di argilla come le altre specie di Rondini non potendosi posare a terra per raccogliere le palline di fango. Occupa i nidi delle Rondini rossicce. Entra nel nido della Rondine rossiccia e se ci sono i pulli li butta fuori e lo occupa, è resta all’interno anche per due giorni, fino a quando la legittima proprietaria lo abbandona e cosi può iniziare la sua riproduzione.
In questi giorni il giovane ornitologo si sta preparando per una nuova avventura. Trascorrerà una settimana nel Parco dell’Aspromonte per il monitoraggio della migrazione post-nunziale dei rapaci d’Europa.
Il progetto finanziato dell’Ente Parco, consiste nel contare tutte le specie di rapaci e Cicogne, che attraversano lo stretto di Messina che dall’Europa vanno a svernare in Centro Africa.
Una nuova avventura che lo terrà impegnato per una settimana intera lontano dagli affetti più cari.
In realtà il Rondone è stato scoperto in provincia di Crotone. mentre in Aspromonte si va per il monitoraggio dei Rapaci.