L’Istituto ha partecipato, gemellandosi, grazie al prezioso e qualificato, contributo della prof.ssa Ornella Pegoraro, con l’ Istituzione scolastica europea “Skola umeleckého priemyslu” di Prešov (Slovacchia), con l’opera dal titolo “AZIMUT”, che andrà ad arricchire la “sezione giovani” del Museo della Fiducia e del Dialogo di Lampedusa, realizzata, guidati dal prof.re Maurizio Guerra, dalla classe 3C del Liceo Artistico che, con tecniche come l’ action painting e materiali come l’alginato per calchi, ha ben saputo rappresentare, un senso di forza e di azione, attraverso la violenza dei colori, la libertà dei segni e la vastità delle superfici, capaci di tradurre la, necessaria, messa a fuoco del reale significato del termine intercultura.
La cerimonia di premiazione avrà luogo a Lampedusa, il prossimo 3 ottobre, in occasione della “Giornata nazionale in memoria delle vittime dell’immigrazione”, istituita nel 2016, al fine di conservare e di rinnovare la memoria di quanti hanno perso la vita, nel tentativo di emigrare verso il nostro Paese, per sfuggire alle guerre, alle persecuzioni e alla miseria. Il premio assume ancor più valore, in questo momento, in cui si susseguono quotidianamente sbarchi che purtroppo talvolta assumono contorni drammatici, come il recentissimo incendio della barca di migranti, avvenuto proprio sulla nostra costa e che ha provocato, ancora, altre vittime innocenti.
È del tutto evidente, infatti, come sostiene la prof.ssa Vincenza Pellegrino, referente per l’intercultura, che solo sviluppando nei giovani la cultura della solidarietà, dell’accoglienza e del dialogo, si potrà affrontare il fenomeno migratorio, senza pregiudizi e luoghi comuni xenofobi, nel pieno e consapevole rispetto dei diritti umani. Diviene, quindi, fondamentale, il ruolo della scuola, luogo dove persone con origini, storie e tradizioni diverse, hanno l’opportunità di incontrarsi, imparando a conoscersi ed integrandosi in un contesto sociale che va oltre le differenze e le diffidenze, in cui tutti si considerano appartenenti ad uno stesso territorio e guardano ad un futuro comune. È con questa consapevolezza che l’Istituto “Pertini-Santoni”, pur nell’emergenza provocata dalla pandemia, ha continuato ad operare, con lo stesso impegno, affiancando le famiglie e le Istituzioni, mediante azioni e progetti formativi finalizzati alla “cittadinanza globale”, uno degli obiettivi indicati dall’Agenda 2030.
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Si allegano le foto con la descrizione dell’opera.
“Il blu e il bianco rappresentano il mare e la schiuma come se il mare fosse in tempesta, affondando la nave; da quest’ultima esce la mano bianca, pallida per chiedere aiuto ad un mondo che chiude le sue porte. Il rosso è il sangue, non solo per il naufragio ma per la guerra e la carestia che i migranti hanno subito prima di scappare dalle loro terre. Il nero sta nel lutto, senza nome e senza faccia, cieco, capace di uccidere chiunque si trovi davanti, bambini, donne e uomini. Tutto questo nell’indifferenza della civiltà occidentale. Cosi il vettore che punta al Nord sul piano è l’Azimut che trascina le madri nel grido di dolore per la perdita dei propri figli e i bambini che piangono la perdita delle loro madri, in quel mare che annega e sotterra fino a farli sparire per non essere ritrovati mai più. “
Versione in Inglese
“The colours blue and white represent a stormy sea and its foam, which are sinking the ship. The white hand emerging from the ship asks for help from a world which has all but closes its doors, while the colour red embodies the human blood shed not only during the shipwreck, but also in the war and famine the migrants endured before escaping from their lands.
Black stands for the nameless, faceless and blind mourning of the lives lost to the indifference of western civilization, capable of killing children, women and men.The arrow pointing north is Azimuth, which drags mothers crying for the loss of their children and children crying for the loss of their mothers through that sea that drowns and buries them until they disappear, never to be found.“
A cura della Prof.ssa Vincenza Pellegrino, Referente Commissione Intercultura.
A renderlo noto è la Prof.ssa Ornella Pegoraro, Referente Progetti Europei/Membro Commissione Intercultura