La triste notizie del divieto dell’attività venatoria nelle ZPS (zona a protezione speciale) e SIC (sito di interesse comunitario), si precisa che le zps non sono oasi di protezione, ma zone in cui va riposta particolare attenzione alla conservazione dell’habitat, ha sorpreso un po´ tutti i cacciatori e dirigenti del settore in primis i dirigenti delle Associazioni Venatorie.
La Libera Caccia Provinciale KR rappresentata dall´Arch. Enzo Renda e´ molto dispiaciuta di quanto accaduto a seguito di un ricorso da parte della LIPU e WWF (associazioni ambientaliste) e che il TAR Calabria ha accolto il ricorso sospendendo l´attivita´ venatoria in tali zone.
Si precisa che la Provincia di Crotone e´ la piu´ colpita da questa Ordinanza in quanto nelle zone protette ricadono molti paesi nei quali c´e una storia per la caccia al cinghiale vedi Umbriatico, Savelli, Verzino, Carfizzi, Pallagorio, Melissa, San Nicola, Santa Severina, Casabona, Cotronei, Petilia Policastro, ed altri .
Probabilmente sia chi ha firmato e sia chi ha fatto ricorso forse gli e´sfuggito di mano la situazione emergenza cinghiali soprattutto in tali zone, in quanto nonostante la caccia di selezione i cinghiali aumentano in modo esponenziale creando danni agli agricoltori che dopo un anno di lavoro non riescono a portare a casa nemmeno le spese vive.
La caccia sicuramente riesce a contenere il proliferarsi della specie, basta fare un censimento dei capi abbattuti nell´ultima stagione venatoria a quelli della selezione e nella provincia di Kr si arrivano a qualche migliaio di capi abbattuti.
Inoltre basta guardare sui social dell´alta presenza del selvatico anche nei paesi sul litorale ed io ne posso essere la prova in quanto tutti i giorni li vedo a pochissimi metri da casa mia ed alcuni sindaci fanno richiesta agli organi competenti per poter avere interventi straordinari all´abbattimento dei selvatici nei propri comuni.
I cacciatori della Provincia di Crotone di tutte le Associazioni Venatorie e non sono amareggiati e chiedono alle autorita´ competenti in materia la risoluzione del problema perche non e´giusto che dopo aver pagato le tasse gli venga impedito di andare a caccia.
Mi chiedo e dico a nome di tutti coloro che hanno pagato circa 400 Euro per poter esercitare tale attivita´, chi rimborsera´questi soldi?
chi paghera´ i danni causati dalla specie Sus Scrofa?
la LIPU e WWF?
altri organi?
Oppure come stiamo facendo adesso la Regione Calabria?
Si confida in un buon senso da parte di chi ha vietato ed agli organi superiori di riaprire le ZPS e SIC anche come si e´ fatto negli anni passati.
Condivido pienamente quanto rappresentato e quanto da Te ben evidenziato sulle problematiche che andranno sicuramente a influire negativamente su ogni cacciatore! Ciao Enzo!