Ormai è diventata un’abitudine rispondere con convinzione “Cerca su Internet!” a qualunque consiglio ci venga chiesto su come trovare qualcosa. E in effetti il web ci apre un mondo che va ben oltre i confini nazionali. Che ci piaccia o meno, la globalizzazione è un dato di fatto che ha stravolto le nostre vite e la nostra quotidianità.
Ma quanto conosciamo di Internet effettivamente? Molto poco. Anche se trascorriamo ore davanti al PC o con lo smartphone in mano, il mondo del web è – ai più – abbastanza sconosciuto. Quando cerchiamo delle informazioni attraverso quelli che sono i motori di ricerca (Google, ad esempio), in genere ci appare davanti un numero infinito di risultati. Tante pagine, ognuna piena di siti che in qualche sono collegati alla nostra ricerca.
Quello che appare sui nostri motori di ricerca altro non è che una piccola parte dei contenuti presenti in rete: è quello che gli inglesi, con la loro abilità nel descrivere in breve i concetti, chiamano efficacemente il “Surface Web”, quello che compare in superficie. Ma c’è ben altro dietro: stiamo parlando del Dark Web e del Deep Web. Non sono concetti necessariamente negativi ma come sempre accade, conoscere serve per potersi tutelare.
Il doppiofondo nascosto del web
Non appena sentiamo parlare di Deep e Dark rizziamo subito le antenne: già ci immaginiamo gli hacker (riconoscibili ovviamente dall’immancabile felpa con cappuccio) che
sono lì, dietro un computer, pronti a stravolgere le sorti del mondo. Il fenomeno va riportato alla realtà, e soprattutto va effettuata una distinzione tra il Deep Web e il Dark Web:
· con Deep Web si intendono tutti i risultati di ricerca e i contenuti che non compaiono nel Surface Web. Quindi effettuando una ricerca, anche la più precisa, non vedrai mai quel sito a meno che tu non ne conosca l’esatto indirizzo. Il fatto che questi contenuti non vengano indicizzati non dice nulla sulla loro natura: si tratta per esempio di report bancari, medici, legali, o ancora accesso a siti o riviste che chiedono un’iscrizione a pagamento, e il cui indirizzo viene riservato solo ad alcuni utenti;
· il Dark Web è un po’ diverso, e richiede una maggiore cautela. Se vuoi accedere a questo mondo, ti consigliamo di leggere prima con attenzione i consigli per accedere al Dark Web di VPNoverview. La differenza fondamentale tra il il Dark e il Deep sta nel fatto che nel Dark Web si entra solo con degli appositi strumenti di rete che garantiscono una navigazione anonima (non solo privata). Cosa puoi trovare in questa parte nascosta di Internet? Il bene e il male. Questa è una zona franca, il luogo in cui vengono custodite informazioni personali di soggetti che ad esempio collaborano con i governi, anche sotto copertura, o sono dissidenti protetti da governi da altri Stati.
Come potrai facilmente immaginare, nel web più oscuro (e oscurato) c’è anche altro: quando viene garantito l’anonimato, la tentazione di utilizzare questo spazio per operazioni illecite è troppo forte per resistere. Nel Dark Web vengono spesso effettuate compravendite di merce illegale, o soggetta a limitazioni. Tra la merce illegale c’è anche lo scambio di informazioni, oltre a droga, armi e categorie di oggetti simili. Frequente è anche lo scambio di criptovaluta, che non è assolutamente illegale: questo per ribadire che non tutto quello che circola in questa zona oscura di Internet è necessariamente illecito. Il dominio dei siti che sono collocati nella Dark Web è caratterizzato da .onion: non quindi il classico .com o .it. Se dovessi ricevere un invito a un sito targato .onion quindi, occhi aperti!