Da giorno 19 novembre il Movimento Le lampare insieme ai liberi cittadini, comitati, movimenti e associazioni, hanno deciso di istituire un presidio permanente di occupazione all’interno dell’ex Ospedale Vittorio Cosentino di Cariati.
In questo periodo di emergenza sanitaria, causato dalla pandemia, sono venute a galla le inefficienze politiche e le carenze che questo territorio è costretto a subire.
Eravamo sulla s.s. 106 nel 2010 per protestare contro il piano di rientro e, dopo 10 anni, siamo ancora qui per rivendicare i nostri diritti, da sempre calpestati. La notizia del presidio è stata trasmessa sui media nazionali, rimettendo al centro del dibattito il problema della sanità pubblica in Calabria.
La nostra lotta, oltre che dai cittadini cariatesi e dei territori dell’hinterland compresi comitati, associazioni, gruppi di cariatesi e calabresi emigrati, è stata appoggiata dai collettivi di Cosenza come le ”Femministe Cosentine in Lotta”, il comitato per la sanità pubblica in Calabria, la rete in difesa del territorio Franco Nisticò, comitati e movimenti di Crotone, creando una rete comune con la quale cercare di scardinare le logiche clientelari e privatistiche, radicate nel territorio.
Dopo tre giorni di presidio, durante la giornata del 22.11.2020 siamo riusciti ad ottenere un sopralluogo ispettivo dell’ospedale da parte del commissario dell’ASP di Cosenza Dott.ssa Bettelini. Sopralluogo che ha confermato le nostre paure e cioè che questa struttura, in barba alle esigenze del nostro territorio, è destinata a diventare eventualmente Casa della Salute, con rimbalzo di responsabilità tra l’Asp e la Regione.
Unico risultato concreto è l’implemento dei posti letto della RSA da 10 a 20 con l’invio del personale OSS necessario per lo svolgimento di tale attività.
I fondi ci sono, soprattutto in questo periodo di emergenza sanitaria e i punti che chiediamo sono:
- Reinserimento del Vittorio Cosentino nella rete ospedaliera;
-Assunzione immediata di personale sanitario;
-Investimento di strumentazione e attrezzature mediche;
-Piano straordinario per la Sanità pubblica in Calabria;
-Investimenti nella medicina territoriale;
-Stop allo strapotere delle cliniche private;
I CALABRESI HANNO BISOGNO DELLA SANITÀ PUBBLICA
Siamo stanchi di subire i soprusi della mala politica, questa volta continueremo a lottare fino a quando non otterremo la riapertura dell’Ospedale, i cittadini non desiderano altro. La Calabria e i calabresi meritano rispetto.
Nelle prossime ore decideremo le azioni da portare avanti, è arrivato il momento che, il popolo calabrese, riprenda in mano i propri diritti.