L’avvocato crotonese Federico Ferraro, attuale garante dei diritti dei detenuti e delle persone private della libertà personale ha ricevuto in questi giorni dalla Delegazione della Tuscia e Sabina la pergamena di appartenenza all’antico Ordine Equestre Costantiniano.
Come noto, il Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio ( SMOC) è il più antico Ordine Equestre del mondo, esso è un ordine cavalleresco-religioso dedicato a san Giorgio, di collazione della Real Casa Borbone Due Sicilie.
Relativamente alla Legge 178/51, l’Ordine è riconosciuto dallo Stato Italiano come “ordine dinastico non nazionale” legittimamente conferibile a cittadini meritevoli.
Secondo la tradizione, l’istituzione dell’ordine dovrebbe essere fatta risalire all’imperatore Costantino: il suo nucleo sarebbe stato formato da cinquanta cavalieri scelti per la guardia personale dell’imperatore, ai quali sarebbe stato affidato il labaro imperiale, sul quale, dopo la battaglia di Ponte Milvio del 312 sarebbe stato presente il monogramma di Cristo.
L’ordine sarebbe stato posto sotto la regola di san Basilio Magno e nel 456, su richiesta dell’imperatore d’Oriente Marciano, sarebbe stato approvato dal papa Leone Magno.
Nel 1190 l’imperatore bizantino Isacco II della dinastia degli Angeli concesse all’ordine gli statuti: il gran magistero dell’ordine passò in eredità nella famiglia imperiale, fino alla sua trasmissione ai Farnese, duchi di Parma, approvata dal papa Innocenzo XII il 24 ottobre 1699 con il breve apostolico Sincerae fidei e confermata da papa Clemente XI il 20 aprile 1701 con il breve apostolico Alias feliciter.
Nel 1705 il duca Francesco Farnese procedette alla riforma degli statuti dell’ordine, che furono approvati dalla Santa Sede nel 1706. Papa Clemente XI, con la bolla pontificia Militantis Ecclesiæ del 27 maggio 1718, approvò l’ordine accordandogli numerosi privilegi.
Alla morte di Antonio Farnese, ultimo duca di Parma, il gran magistero dell’ordine fu trasmesso a Carlo di Borbone, figlio di Elisabetta Farnese. La trasmissione venne approvata da papa Clemente XII con bolla pontificia del 12 maggio 1738 e confermata da papa Benedetto XIV con una bolla pontificia del 30 giugno 1741.
Il gran magistero dell’ordine rimase ai Borbone-Due Sicilie, anche successivamente alla perdita del trono delle Due Sicilie. I privilegi dell’ordine furono confermati e accresciuti da papa Pio IX nel 1851 (breve apostolico Maxime et praeclarissima), nel 1860 e nel 1863 (brevi del 30 ottobre 1860 e del 25 settembre 1863) e da papa Pio X nel 1911 e nel 1913 (placet del 7 aprile 1911 e 2 aprile 1913). La Sacra congregazione dei riti concesse al clero dell’ordine speciali regole liturgiche con decreti del 1912, 1914 e 1919.
Ancora oggi i Cavalieri assumono l’impegno a sostenere concretamente le attività e a vivere secondo i precetti della Regola di San Basilio, dell’assistenza al povero e della Difesa della Fede Cattolica, Apostolica, Romana.
Il riconoscimento rappresenta una valorizzazione del lavoro intrapreso in questi anni dall’avvocato Ferraro come autorità comunale amministrativa indipendente, nell’ambito della tutela dei diritti umani e della libertà personale, come prevista non solo dal nostro ordinamento ma anche e soprattutto a livello internazionale dall’OPCAT , la Convenzione delle Nazioni Unite contro la tortura adottato nell’ambito delle Nazioni Unite, volto a prevenire a tutt’oggi la tortura in tutto il mondo.
Ferraro ringrazia l’Ordine per i sensi di stima ricevuti e promette un impegno ancora maggiore per la dignità umana e le libertà universali valide “erga omnes”.