«Bistrattare il diritto alla salute in Calabria sembra essere prassi quotidiana, come si evince anche dalla segnalazione dei sindaci di diversi comuni dell’entroterra crotonese riguardante il progressivo smantellamento del Poliambulatorio di Cirò Marina, punto di riferimento anche per i comuni di Cirò, Pallogorio, Melissa, Umbriatico, Verzino, Carfizzi e San Nicola dell’Alto». È quanto sostiene il consigliere regionale Francesco Pitaro in un’interrogazione al Presidente della Regione in cui denuncia «le numerose criticità del presidio sanitario di Cirò Marina, quali la chiusura del laboratorio analisi, la riduzione negli anni della specialistica ambulatoriale, l’assistenza domiciliare integrata non efficiente, l’accentramento a Crotone di diversi uffici, la gestione del personale, la guardia medica e la guardia medica turistica». Aggiunge Pitaro: «È necessario scongiurare al più presto il rischio di chiusura della struttura, la cui spoliazione – che sta creando non pochi disagi e disservizi ai cittadini – è già stata oggetto di attenzione non solo dei sindaci del comprensorio che nei mesi scorsi hanno sottoposto la questione al commissario straordinario dell’Asp di Crotone Gilberto Gentili, ma anche di associazioni, movimenti di cittadini, rappresentanti di categoria e del comitato cittadino “Diamo voce alla Calabria” che hanno protestato energicamente al fine di ottenere il potenziamento del poliambulatorio e l’istituzione di un punto di primo soccorso. Pertanto – sottolinea il consigliere regionale – ho chiesto al presidente Spirlì di organizzare con urgenza un incontro tra i sindaci dei comuni interessati, i vertici dell’Asp di Crotone, il nuovo Commissario ad acta per la sanità e il Direttore generale del Dipartimento Salute, al fine di valutare le gravissime conseguenze di un’eventuale chiusura del Poliambulatorio di Cirò Marina che si ripercuoterebbero sull’utenza che quotidianamente fruisce dei servizi sanitari minimi essenziali. L’incontro – conclude Pitaro – dovrà servire a individuare le soluzioni più efficaci per evitare la chiusura del Poliambulatorio e a potenziarne le prestazioni».
Ci ha pensato Francesco Pitaro.Lodi a Francesco Pitaro,bontà sua!.
Consiglio,però,a Francesco Pitaro,di rifornire di adeguati mezzi di “osservazione visiva” tutti coloro che in questi anni,sono stati e sono “ciechi”difronte alla “nullità assistenziale” sanitaria del territorio di Cirò Marina e del suo comprensorio,un tempo florido di servizi.
Hanno mai pensato,le istituzioni “locali”cosa potrebbe capitare ad uno”sventurato”se gli capita di sentirsi male di giorno o,ancora peggio,di notte?ambulanze al “lumicino di candela” e guardia medica a “targhe alterne”!hanno mai pensato alle “traversie”che devono affrontare gli”utenti”per una visita specialistica al di fuori del contesto cirotano?hanno mai pensato al significato fortemente deprimente per il territorio che è stato smantellare il laboratorio analisi,punto di riferimento per la popolazione tutta?
Non pensano e non penseranno mai nulla,perché in questo buco nero galattico ci hanno cacciati e che purtroppo dalla quale non usciremo mai più,purtroppo!.