La prima, promossa dagli assessori regionali Gallo e Orsomarso, riguarda il ripopolamento dei centri sotto i 2000 abitanti; la seconda, invece, è relativa al riconoscimento della figura di assistente familiare. «Sostegno fattivo agli under 40 per lo sviluppo di intere aree. – ha asserito – È stata restituita, inoltre, la dignità a dei lavoratori essenziali».
«Un progetto lodevole che consentirà di ripopolare i centri che, negli anni, hanno subito un notevole spopolamento. Questo vale anche per quei comuni limitrofi a Cirò Marina, ma sicuramente gioverà a tutta l’area». Ha commentato così Giusy Pirìto, consigliera delegata alla Famiglia, al Welfare e alle Politiche sociali del Comune di Cirò Marina, in merito al progetto di inclusione sociale promosso dagli assessori regionali Gianluca Gallo (Welfare, Politiche sociali e Famiglia) e Fausto Orsomarso (Lavoro, Sviluppo economico e Turismo). «Il progetto, firmato a fine dicembre 2020, è stato finanziato per 700mila euro. Entrando nel merito, lo stesso consiste nell’erogare un contributo a quei soggetti che abbiano intenzione di trasferirsi in alcune aree della Calabria colpite dallo spopolamento. Così facendo si potrà far rinascere i piccoli borghi, creando un’opportunità sopratutto per gli under 40 che vogliono intraprendere un’attività lavorativa nella nostra amata regione», ha continuato la consigliera Pirìto. È poi entrata nel dettaglio: «Possono presentare domanda i giovani dai 18 ai 40 anni che si assumono la responsabilità di trasferirsi in uno di questi comuni con almeno 2000 abitanti entro 90 giorni dall’accoglimento della domanda. Fra i requisiti, c’è anche quello della provenienza da altri comuni italiani con più di 2000 abitanti, ma anche per chi ha intenzione di trasferirsi dall’estero». Insomma, per la consigliera delegata alle Politiche sociali di Cirò Marina «si tratta di una opportunità da cogliere al volo, che permetterà a piccole comunità, di accogliere nuovi nuclei e migliorare così lo sviluppo produttivo di una intera area». Non è finita qui, perché Giusy Pirìto ha voluto commentare un passo in avanti storico effettuato dall’assessore regionale Gallo, incentrato sul riconoscimento degli assistenti familiari. «Con il provvedimento verrà anzitutto definito il profilo professionale dell’assistente familiare, cioè dell’operatore chiamato a prendersi cura della persona non autosufficiente, a sostegno dei familiari della stessa, contribuendo a promuoverne l’autonomia e il benessere psico-fisico in funzione dei bisogni e del suo contesto di riferimento, relazionandosi con la rete dei servizi territoriali, pubblici e privati», ha asserito. Anche questo, dunque, «appare come un segnale importante di vicinanza alle famiglie e di dignità per queste figure professionali indispensabili per il sociale».