Una formazione adeguata ai ragazzi ha permesso loro di partecipare ed intervenire attivamente al convegno programmato. Testimone d’eccezione don Tonino Vattiata, alias Padre Vento, uomo e sacerdote di una ricchezza umana e culturale di grande spessore. Fondatore di una associazione in materia di protezione civile: “Promoarena”. Assistente spirituale dell’Associazione Polizia di stato, è un Piccolo nella Gioia della Comunità “Nuovi Orizzonti” fondata da Chiara Amirante. Delegato Regionale dell’Associazione Volontari Capitano Ultimo e laureato in Filosofia e in Teologia. Un uomo che sposa a pieno l’impegno per una giustizia sociale. Tra le sue tante battaglie nel sociale, ricordiamo la più recente, ancora in corso a Vibo, con l’obiettivo di trovare un dormitorio per gli ultimi e gli emarginati. La DS dell’IIS Cariati, prof.ssa Sara Giulia Aiello, sottolinea che la scuola ha sempre adottato progetti solidali, con adozioni a distanza o progetti con impegno sociale. Padre Vento ha interloquito molto con gli alunni presenti dopo aver spiegato cosa intende lui per giustizia sociale: “…non rimanere alla finestra a guardare come va a finire ciò che accade fuori. La sfida è quella di mettersi in gioco, uscire non solo fuori dalla propria abitazione, ma fuori da sé stessi per incontrare l’altro”. Alla domanda posta da un alunno circa la possibilità di superare i pregiudizi, l’ospite risponde con un’analisi psicologica ed anche umana considerando i pregiudizi come prodotto di un disagio individuale e sociale e proponendo un lavoro su sé stessi per superarli. Spiega meglio la figura del sacerdote che non ha un etichetta, ma è una persona che con i propri limiti, con il proprio esserci agisce insieme e per gli altri, combattendo, lottando quotidianamente, come auspica anche Capitano Ultimo. Viene proposta una riflessione sul fatto che spesso le notizie sono solo puntate sul male. La risposta di Padre Vento è ferma: “che vita è una vita votata a fare del male, avrebbe in sé una non vita perché ricca di preoccupazioni, di ansie. Il malvivente vive sempre nascosto, latitante lontano dai propri affetti. Il male affascina, ma in un secondo momento ti lascia solo, ti abbandona. Le domande degli alunni incalzano e tra queste viene chiesto anche cosa troverebbe Cristo se oggi ritornasse sulla terra. La risposta del relatore è breve ed efficacia: “un uomo perso, ma la Misericordia di Dio sa quali sono i limiti dell’uomo ed è pronto a perdonare ed a incoraggiare”. Volge, così, al termine l’incontro che conclude il ciclo del progetto ideato dalla prof.ssa Alessandra Curcio, la quale ringraziando tutti per la collaborazione pone l’ultima domanda a Padre Vento chiedendo Lui chi sia. “Un Sognatore Testardo”, la risposta secca del Sacerdote. L’incontro si chiude commentando l’immagine del male che si piega al bene, ispirata da una vicenda reale di Padre Vento nella quale un latitante gli va a bussare alla porta per chiedergli aiuto. La giornata della Giustizia Sociale si conclude, quindi, anche per noi come un sogno testardo da perseguire.
Prof.ssa Alessandra Curcio