Le Fondazioni, impegnate in prima linea dall’inizio della pandemia con iniziative a supporto dell’emergenza sanitaria, hanno dotato l’Ospedale San Giovanni di Dio di Crotone di importanti e sofisticate apparecchiature destinate al Reparto di Terapia Intensiva, indispensabili per la cura dei pazienti affetti da Covid-19.
La consegna ufficiale è avvenuta questa mattina presso la struttura ospedaliera alla presenza del Dr. Dionisio Gallo, Direttore del Dipartimento di Emergenza – Urgenza e Accettazione, del Dr. Domenico Sperlì, Commissario Straordinario dell’ASP di Crotone e di Emma Bajardi, Project Manager della Fondazione Francesca Rava N.P.H. Italia Onlus e Paola Mottola, in rappresentanza di Fondazione Vodafone Italia.
Grazie alla preziosa sinergia tra Fondazione Francesca Rava N.P.H. Italia Onlus e Fondazione Vodafone Italia sono stati donati: 10 monitor multiparametrici per la rilevazione dei parametri vitali, 1 aspiratore per bronco aspirazione, 1 sistema CPAP, 1 sistema di termoregolazione del paziente. Nei prossimi giorni sarà consegnato anche nei prossimi giorni 1 erogatore di ossigeno ad alti flussi.
“Fin dall’inizio di questa pandemia l’Ospedale di Crotone si è fortemente impegnato per organizzare al meglio le attività sanitarie, al fine di poter garantire le più efficaci risposte assistenziali ai ricoverati. In tale contesto emergenziale, si è inserita l’attività di Fondazione Francesca Rava N.P.H. Italia Onlus e Fondazione Vodafone Italia, cui va la nostra più viva gratitudine, che hanno voluto supportare il nostro Ospedale con la donazione di importanti e sofisticate apparecchiature che andranno ad arricchire ulteriormente la nostra dotazione tecnologica. Non un mero gesto di solidarietà, ma una iniziativa concreta e significativa finalizzata a sostenere il nostro sistema sanitario, in un momento così delicato”, dichiarano il Dr. Dionisio Gallo, Direttore del Dipartimento di Emergenza – Urgenza e Accettazione, e il Dr. Domenico Sperlì, Commissario Straordinario dell’ASP di Crotone.
“L’emergenza sanitaria ha reso ancora più evidenti alcune fragilità e messo sotto forte stress le strutture sanitarie in tutto il Paese – afferma Maria Piccolo, Direttore Regione Sud di Vodafone Italia e membro del CDA di Fondazione. – Fondazione Vodafone è impegnata assieme a Fondazione Francesca Rava nel sostenere concretamente le persone colpite dalle conseguenze sanitarie della pandemia, va in questa direzione l’intervento di oggi per l’ospedale San Giovanni di Dio di Crotone. In un momento delicato come quello attuale, occorre fare sistema per rispondere ai bisogni del territorio sempre più complessi”.
“La Fondazione Francesca Rava N.P.H. Italia Onlus è costantemente impegnata nell’emergenza Covid-19 sin dalle prime ore della pandemia, portando aiuto tempestivo e concreto agli ospedali da nord a sud Italia. E l’impegno continua in sinergia con Fondazione Vodafone Italia grazie alla quale abbiamo potuto dotare anche l’Ospedale San Giovanni di Dio di Crotone di attrezzature salva-vita che rappresentano un eccellente aiuto per il personale sanitario nell’assistenza dei pazienti affetti da Covid-19”, dichiara Emma Bajardi, Project Manager Fondazione Francesca Rava N.P.H. Italia Onlus.
La sinergia tra Fondazione Francesca Rava N.P.H. Italia Onlus e Fondazione Vodafone Italia ha consentito di sostenere anche 3 centri Hub Maternità Covid-19 presso l’azienda ospedaliera universitaria Policlinico Federico II di Napoli, l’ospedale Pediatrico Microcitemico di Cagliari e l’ospedale San Giovanni di Dio di Agrigento.
Inoltre Fondazione Francesca Rava N.P.H.Italia Onlus e Fondazione Vodafone Italia sono intervenute insieme anche nell’emergenza terremoto in Centro Italia, contribuendo alla ricostruzione dell’Ospedale della Valnerina a Cascia (PG), inaugurato nel settembre 2018.
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FONDAZIONE FRANCESCA RAVA – NPH ITALIA ONLUS 20 anni in Italia, 65 nel mondo
La Fondazione Francesca Rava – NPH Italia Onlus nata nel 2000, aiuta l’infanzia e l’adolescenza in condizioni di disagio in Italia e nel mondo. Interviene in prima linea in modo tempestivo e concreto nelle emergenze che colpiscono i bambini e le loro famiglie, lavora ogni giorno per un cambiamento duraturo nella vita di migliaia di bambini in difficoltà. La Fondazione rappresenta in Italia N.P.H. – Nuestros Pequeños Hermanos (I nostri piccoli fratelli e sorelle), che dal 1954 salva i bambini orfani e abbandonati nelle sue Case, scuole ed ospedali in 9 paesi dell’America Latina. Rappresenta inoltre la Fondazione St Luc di Haiti, paese poverissimo dove ha realizzato e sostiene numerosi progetti tra cui l’ospedale NPH Saint Damien unico pediatrico sull’isola, che assiste 80.000 bambini l’anno. In Italia la Fondazione è attiva su tutto il territorio nazionale.
Nel Centro Italia colpito dal terremoto del 2016, ha realizzato 8 scuole; con “In farmacia per i bambini” aiuta ogni anno 36.000 bambini in povertà sanitaria; contrasta l’abbandono neonatale con il progetto ninna ho, realizzato insieme a KPMG; sostiene con progetti medici ed educativi i bambini delle case famiglia e comunità per minori. Nell’emergenza Covid-19 ha supportato con invio di volontari e attrezzature 30 ospedali in 11 Regioni e con il progetto SOS Spesa ha aiutato 43.000 persone.
FONDAZIONE VODAFONE ITALIA
“Fondazione Vodafone Italia nasce nel 2002 dalla volontà dell’azienda Vodafone Italia di creare una struttura autonoma dedicata ad attività di solidarietà sociale a favore della comunità. La missione della Fondazione è sostenere la società civile e offrire un contributo per favorire accessibilità e inclusione sociale e migliorare la qualità della vita delle persone attraverso le nuove tecnologie. In questi mesi Fondazione Vodafone è al fianco di chi è in prima linea nella lotta al Coronavirus. Tra le diverse iniziative sono stati donati 500.000 euro alla Fondazione Buzzi per l’acquisto di 4 postazioni di rianimazione e alla Croce Rossa Italiana per la gestione delle attività di assistenza sanitaria. Vodafone ha anche dedicato alla Croce Rossa la campagna di donazioni via Sms solidale, che ha raccolto oltre 500.000 euro. Con una donazione di 700 telefoni, 550 tablet e oltre 1000 sim sono state inoltre sostenute associazioni che si occupano di emarginazione sociale.