Potrebbe trattarsi ha detto- di un disegno copiato da un vecchio progetto di Michelangelo quello costruito nell’atrio, il rompicapo disegno geometrico posto all’interno dell’atrio del castello. Ne è convito un esperto di settore il professore Nicola Severino intervenuto di recente a sciogliere questo enigmatico mistero. Di sicuro ha detto – nel disegno nessun simbolo ne di gnomonica ne astrologica, si tratta- ha dichiarato con certezza- di un disegno ornamentale, simile a quello in Campidoglio attribuito a Michelangelo. In generale, io propendo per una disegno decorativo che imita un po’ quelli delle grandi piazze rinascimentali italiane, ma non vedo collegamenti precisi con meridiane, e astronomia. Allo stesso modo, escludo quasi con assoluta certezza, che possa trattarsi di un disegno che esprima intenti astronomici-astrologici e simili. Lo vedo piuttosto come il tentativo, forse tardo, forse dei suoi tempi (XVI secolo), di imitazione decorativa del disegno decorativo di una piazza importante come quella del Campidoglio o, anche, un riferimento stilistico che si rifà al modo di concepire gli spazi racchiusi a piazza nel XVI-XVIII secolo. Il selciato è anche molto rovinato e non si riesce a stimare bene il tipo di degrado che ha subito per l’incuria. Trattandosi poi di uno spazio privato, perché interno ad un castello e quindi frequentato per lo più dai padroni e inservienti dello stesso, non si comprende a cosa potesse servire una meridiana di tal fatta, di tali dimensioni quasi da essere difficilmente leggibile, alle poche persone che lo frequentavano. Non so casa possa entrarci in tutto questo Luigi Lilio, andato via giovanissimo da Cirò, sebbene avendo frequentato Roma in un suo ritorno anche breve (forse non documentato) a Cirò, avrebbe potuto proporre e forse progettare su carta, il disegno decorativo, ma bisognerebbe confrontare le date del disegno della piazza del Campidoglio. Per quanto ho potuto vedere, il disegno del Campidoglio fu realizzato nel 1940, ma conservando il progetto della pavimentazione proposto da Michelangelo Buonarroti (1534-38). Deduco, quindi, che il disegno decorativo fu ideato da Michelangelo nel 1538 ed eseguito, ma poi forse distrutto e riproposto nel 1940 sulla base di una stampa di Etienne DuPerac della seconda metà del XVI secolo . Il Significato del Disegno Ovale di Michelangelo nella Piazza del Campidoglio secondo però altri studiosi, rivelano che Michelangelo, permeato di cultura classica, nel suo intento di ricollegarsi alle sue origini Etrusche e Romane, ha voluto ripristinare in questo luogo, con il suo intrigante disegno ovale, il centro del mondo, l’Ombelico, e quindi non è certo un semplice motivo ornamentale. Questo luogo era il punto più sacro per gli antichi romani e probabilmente lo era stato anche per gli Etruschi quando regnarono su Roma. Era il punto di arrivo del percorso trionfale che percorreva i Fori imperiali. Doveva ridiventare Umbelicus Caput Mundi. Forse anche Cirò in quel periodo era il centro culturale della Calabria? se così fosse. Ma se Lilio in quel periodo era già a Roma, dopo una permanenza di circa dieci anni a Napoli dove si è laureato, come documentato dalla lettera del Casoppero del 1532 e successivamente quando era a Perugia come documentato dalla lettera del Cardinale Cervini del 1552, come avrebbe potuto essere a Cirò e disegnare il disegno dell’atrio del Castello, come se fosse un piastrellista. Anche sulla data rinvenuta qualche hanno fa dallo scrivente, sul pavimento: “ I.S.6.4.” c’è tanta confusione, infatti basterebbe osservare i numeri costruiti in mattoni i quali non lasciano ad altra intrapretazione, e quindi non possono essere confusi con altre lettere o numeri, addirittura la stessa data letta al contrario, si trova dalla parte opposta del disegno geometrico ad aumentare l’intrigo e che ad oggi rimane ancora nel suo mistero.