In questo anno di pandemia -scrive Stasi- c’è una categoria di persone che non si è mai fermata, insieme ad altre, ma che non ha ricevuto una sola parola di ringraziamento e di supporto da parte di alcuno; è vero, non sono angeli, non salvano vite, ma rendono l’ambiente in cui viviamo un posto migliore. Questi sono gli operatori di Igiene Ambientale, prosegue- che nonostante la pandemia, ed i rischi a cui sono esposti quotidianamente loro stessi, e di conseguenza le loro famiglie, tutti i giorni svolgono con silenzio ed abnegazione il loro lavoro, con le problematiche nuove, relative a questo virus, che tutti sappiamo, e con quelle ataviche: stipendi arretrati, scarsezza di protezione, ecc…, che non tutti purtroppo sono a conoscenza. Ora è il caso di far sentire la loro voce, ha detto il responsabile Stasi- ribadire l’importanza del loro operato e sollecitare chi di dovere affinchè questi “lavoratori essenziali” vengano inseriti nella campagna di vaccinazione per far si che non si fermi un sistema che sfocerebbe in una catastrofe, affinchè non venga discriminata una categoria importante della nostra vita quotidiana, conclude Stasi.