Tropea non è solo bella ma è anche molto conosciuta e meta di milioni di turisti. Sottolineiamo questo dettaglio perché non basta la bellezza di un borgo se a conoscerlo poi, siamo in pochi oppure se per arrivarci bisogna sudare 7 camicie. A breve verrà attuato il Recovery found, un immissione di liquidità che prima d’ ora non si era mai vista e un occasione che forse non ricapiterà più. Riviera Pitagorica o costa del sol levante della MAGNA GRECIA, per definirla potremmo sbizzarrirci ed usare moltissime parole importanti, ma ciò non basterebbe. Va ricordato che è il tratto di costa italiana col più alto margine di sviluppo; è una costa meravigliosa con una conformazione abbastanza singolare, scogliere a picco sul mare che si alternano a pianure e distese di spiaggia dorate con fondali bassi e sabbiosi.
Per valorizzarla basterebbero le adeguate infrastrutture stradali per poterle raggiungere in tempi ragionevoli. Non parliamo di opere stratosferiche, parliamo di una strada statale per collegare Catanzaro-Crotone-Corigliano-Rossano-Sibari di categoria C1 (a 2 corsie), che andrebbe completata e messa in sicurezza e con l’aggiunta di una pista ciclabile, percorribile per il traffico locale, turistico e paesaggistico. Una più interna, Extraurbana, Principale, di categoria B (a 4 corsie) per il traffico veloce (limite di velocità a 110 km/h) a lunga percorrenza. Ovviamente, andrebbero valorizzate e potenziate anche le altre infrastrutture, basti pensare alla nostra ferrovia; andrebbero rivisti i corridoi marittimi e i porti mercantili, un porto da Crociera per Crotone e Schiavonea con diversi porticcioli turistici dislocati tra Ciro marina, Strongoli, Le Castella e Botricello. Questo è quello che chiediamo. Sia chiaro, la nostra non è utopia, e la liquidità per poterle realizzare sarà presto nelle disponibilità del nostro governo centrale. Non releghiamo ad altri i nostri problemi. Questi sono i disagi quotidiani di ognuno di noi quindi sta a noi cittadini, ad ogni associazione, ad ogni partito, ad ogni comunità piccola o grande che sia, partecipare in maniera attiva per farci sentire. È vero, demograficamente non siamo tanti, ed è proprio per questo che per attirare attenzione dovremmo alzare il tono della voce…altrimenti mai nessuno ci ascolterà. Intere generazioni inevitabilmente rimarranno vittime di questa pandemia quindi, mobilitiamoci in questa battaglia che non dovrà avere né colori e né bandiere.