25 aprile, Festa della Liberazione, ma da noi è anche una domenica finalmente primaverile, cielo limpido, il sole la fa da padrone e le temperature sono ben oltre i 20 gradi.
Le componenti giuste, in tempi di pandemia, per togliere la testa fuori da casa dopo mesi e mesi di restrizioni e raccomandazioni alla prudenza, insomma per una passeggiata salutare con la famiglia o magari tra amici (rigorosamente a distanza di sicurezza).
E fu così che Torretta, ieri, ha rivisto tantissimi suoi concittadini affidarsi alla passeggiata che mancava da tanto tempo (forse persino dalla scorsa estate) su quel Lungomare Kennedy che da sempre rappresenta il biglietto da visita, lo sguardo verso la sottile linea che unisce mare e cielo, la più gradita e ricercata agorà per la vita quotidiana della nostra piccola località affacciata sullo Jonio.
Ma il chilometro o più di rettilineo che costeggia la spiaggia, proprio ieri (la prima domenica primaverile dell’anno) tutto era tranne che presentabile ai fruitori del posto o ad eventuali occhi di turisti che avrebbero voluto (se possibile) trascorrere il fine settimana nelle tante abitazioni vacanziere del posto.
Bastava percorrerlo tutto, dall’estremità nord, dove dall’anno scorso un gruppo di appassionati di tennis ha realizzato una bella struttura all’aperto per la pratica di questo sport su un lembo di terreno concesso dal Comune dopo anni di completo abbandono, all’estremità più a sud, all’altezza dello stabilimento balneare Samì, per trovarsi di fronte ad uno stato di incuria e sporcizia al quale, a dire il vero, la cittadinanza locale è ormai sommessamente abituata.
Erbacce che spuntano dai marciapiedi sporchi, immondizia e (soprattutto) plastica e bottiglie di vetro che trasbordano da qui pochi cassonetti presenti, aiuole sommerse da sterpaglie ed erba altissima, la villetta ex ottagono a dir poco inguardabile, come pure le siepi (se così possiamo ancora chiamarle) che abbellivano e delimitavano l’isola pedonale in zona Lido Diamantea (ex Kailua) e dulcis in fundo, persino alcune buche pericolose per gli autoveicoli, in un tratto della nuova pavimentazione di lungomare realizzata qualche anno fa.
E allora la domanda che molti cittadini si pongono è: ma visto che da qualche giorno sono stati chiamati alcuni percettori di reddito di cittadinanza a svolgere delle ore di lavoro per il Comune, non potrebbero risultare utili proprio per ridare un minimo di decoro al più importante “biglietto da visita” di Torretta, oltre che alle altre vie interne che non si presentano certo in miglior condizione?