La comunicazione linguistica e la cognizione, sono indiscindibili, la lingua è dentro di noi, la nostra evoluzione ipotizzata da Darwin, e del naturalista Linneo ci ha portato all’homo sapiens, dice Francesco Sabatini intervenuto al convegno on line all’IPSIA di Crotone sul tema: “La lingua è dentro di te, tu sei fra le sue braccia”- questo non vuol dire prosegue Sabatini- che ha conoscenza o sapienza, ma vuol dire che è un conoscitore perché, usa la lingua ed un suo linguaggio, come se fosse un computer naturale, dove è depositata la conoscenza che occorre per poter comunicare con gli altri. Questo prosegue l’esperto- ci arricchisce, tutto avviene nel nostro corpo è rappresenta un concetto scientifico. La lingua nasce nel bacino del Mediterraneo, sei mila anni fa dove si è partito dall’inventare l’alfabeto, una rappresentazione grafica della lingua fonica, attraverso la scrittura dei segni sull’argilla, che corrispondono ai suoni cioè alla conoscenza e alla comunicazione con gli altri sensi: gli occhi e la mano fino ad arrivare alla vista e il tatto. Sono le vie per entrare dentro le più profonde teorie, rappresenta un concetto biologico, che appartiene al singolo individuo: noi siamo il nostro corpo, ecco perché la lingua nasce dal nostro corpo. Quindi da uno strumento di potere diventa uno strumento dell’obbligo, attraverso l’evoluzione delle tecnologie. E’ questo lo straordinario convegno a cui è intervenuto il grande professore Sabatini, linguista, filologo e lessicografo italiano, presidente onorario dell’Accademia della Crusca, di cui è stato presidente dal 2000 al 2008, e professore emerito dell’Università degli studi Roma Tre. A fare da padrona di casa la Dirigente Scolastico professoressa Serafina Rita Anania: “E’un onore ed un piacere avere tra di noi l’emerito professore Sabatini- ha detto la dirigente che ha introdotto l’importante evento culturale: la lingua italiana è la più bella del mondo, proprio quest’anno si festeggia il settecentenario della morte del padre della lingua italiana Dante Alighieri. Senza la lingua oggi non ci sarebbe cultura- ha detto la dirigente”. Presente al convegno anche l’ispettore Salvatore Belvedere.