L’hackathon degli studenti per la “titolarità culturale”, finalizzato allo sviluppo di progetti digitali da parte degli studenti delle scuole italiane, per favorire nei giovani, in un’ottica di titolarità culturale, la conoscenza e la presa in carico del patrimonio culturale nazionale. I risultati sono stati presentati lo scorso 8 maggio, in occasione della sesta edizione della Settimana delle culture digitali “Antonio Ruberti” #SCUD2021 e della Rassegna dei prodotti realizzati sui temi del Digital Cultural Heritage dalle scuole italiane – #RassegnaDCH2021.
Tra le sfide rivolte agli studenti delle scuole italiane, i ragazzi della 5A, guidati dal Prof. Maurizio Guerra e dalla Prof.ssa Marina Vincelli, hanno accettato quella di realizzare itinerari di Bellezza del territorio di appartenenza, valorizzando i beni di interesse storico-artistico della città di Crotone. Gli alunni, che in rappresentanza della classe hanno presentato i lavori, sono Mario De Angelis, Federica Cosentino, Elisea Spizzirri e Giusy Devona. I video realizzati per la Rassegna sono “Gli ori della memoria” curato dal Prof. Guerra, “L’antica Kroton” e “Papanice bellezza Aspra” curati dalla Prof.ssa Vincelli.
La dirigente, dott.ssa IDA SISCA, che ha promosso il percorso riconoscendo l’importanza del ruolo del Digital Cultural Heritage nella formazione dei giovani, non nasconde l’emozione e si dichiara orgogliosa e soddisfatta di come gli studenti e i docenti abbiano saputo mettere in atto percorsi educativi finalizzati a riconoscere nel digitale il valore di patrimonio culturale utili a “garantire a tutte le studentesse e a tutti gli studenti le competenze chiave per affrontare i cambiamenti e le sfide del loro presente, per proiettarsi al meglio nel futuro, per diventare cittadine e cittadini attivi e consapevoli, capaci di condividere valori comuni e di confrontarsi positivamente con l’altro”.
Referente dell’iniziativa è stata la Prof.ssa Vincenza Pellegrino che ha seguito la rassegna contemplando tanta bellezza attraverso la mente, gli occhi e le mani degli studenti, che in futuro saranno chiamati a guidare il Paese, del quale dimostrano, già, di avere a cuore il patrimonio storico – artistico e di essere in grado di fruirlo, di trasmetterlo e di volerlo tutelare.
Il Pertini-Santoni, con la propria offerta formativa, ancora una volta, ha saputo favorire percorsi che ben si legano ai temi della pedagogia del patrimonio, adoperandosi affinché ogni soggetto potesse avvalersene nel proprio curricolo, trasformando l’incontro con l’arte in esperienza di conoscenza e di contatto con la verità che consente agli studenti di riconoscere nel bene culturale un prodotto simbolo di memoria spirituale e collettiva, che va preservato.