Alle prime ore di oggi, a seguito di una segnalazione telefonica arrivata ai Carabinieri di
Crotone, unià navali della guardia di finanza in attività di controllo delle acque
nazionali hanno intercettato una barca a vela in navigazione alla volta della costa
italiana.
Immediatamente stato predisposto e orientato un dispositivo di controllo composto
da una vedetta velocissima della Sezione Operativa Navale di Crotone e da un
pattugliatore del Gruppo Aeronavale di Taranto che, operando lungo il tratto costiero
di probabile destinazione, hanno intercettato alle 06:45 di stamattina, a poche
miglia da Capo Rizzuto la barca a vela, un 13 metri privo di bandiera
inequivocabilmente diretto verso la costa. Presente anche una motovedetta della
capitaneria di porto di Crotone.
Scattate le ricerche lungo la costa limitrofa, ad opera di pattuglie della Guardia di
Finanza, volte ad individuare eventuali responsabili del traffico che contavano, come in
situazioni analoghe, di darsi alla fuga e far perdere le proprie tracce, i militari, hanno
rintracciato due uomini di nazionalit turca, presunti responsabili. L’imbarcazione
stata condotta al vicino porto di Crotone, mentre i migranti sono stati presi a
bordo dal pattugliatore operante.
Iniziate subito le operazioni di polizia tese a mettere a disposizione dell’autorit
giudiziaria i 2 sospetti, acquisire a bordo elementi utili circa l’organizzazione del
traffico e per identificare e assistere i migranti, 28 persone tutti uomini di nazionalit
irachena e iraniana tra cui un minore.
L’attivit della Guardia di Finanza posta costantemente in essere anche in
condizioni difficili e non esente da rischi, attraverso un articolato dispositivo di
prevenzione, e rivolta al contrasto al traffico di migranti, ha lo scopo di
interrompere le attivit illecite e di colpire coloro, che, traendone ingente lucro,
gestiscono e organizzano criminalmente l’ingresso clandestino di stranieri nel
territorio nazionale e comunitario.
Ogni risultato positivo in questo ambito può, quindi, contribuire non solo a punire i
materiali responsabili del singolo atto criminale, ma a disincentivare e rendere meno
conveniente il traffico stesso.