Un service dal grande valore simbolico, pregno di significato, conclude questo secondo anno di presidenza di Antonio Gallella alla guida del Lions Club Cirò Kirimisa. Un anno sociale ricco di iniziative importanti e di forte spessore umano, poiché l’azione dei Lions è sempre orientata verso il sociale per “servire” soprattutto nel bisogno e nelle difficoltà.
Anche in questa occasione i Lions hanno alzato i loro scudi per difendere “il diritto inalienabile di ogni individuo, alla vita, alla libertà ed alla sicurezza della propria persona”, donando alla comunità di Cirò Marina, tre panchine gialle, il colore dell’organizzazione per i Diritti Umani, affinché si possa ricordare e riflettere – questo l’invito rivolto dal presidente Gallella – poiché anche nelle nostre moderne democrazie, di recente abbiamo assistito a una liberalizzazione di odio, intolleranza e cattiveria che spesso oscurano i principi base della civiltà: libertà, giustizia e pace. Da cui l’urgenza di riportare la discussione sul lato umano delle notizie che continuano a sconvolgere la nostra quotidianità!
L’amministrazione comunale ha condiviso questo gesto di grande civiltà, accogliendolo con un plauso, ed il sindaco Sergio Ferrari ha ribadito la totale disponibilità ad aderire alle iniziative dei Lions, mirate ad arricchire la comunità con i loro doni simbolicamente preziosi, motivando anche la scelta del luogo: questa villetta che fu progettata dall’architetto e socio lion Giovanni Gentile, presidente incoming del club per l’anno sociale 2021-2022, cadde negli anni, in totale abbandono, ma grazie all’opera promossa dall’amministrazione, in un’ottica di riqualificazione del decoro urbano, che prevede ulteriori e numerosi interventi in varie zone della cittadina, nel prossimo futuro, è stata ripulita ed illuminata, e intitolata ad un giovane, vittima del Covid, che ha trovato la morte lontano dal suo paese: “Gaetano Cilidonio”. Ha ribadito, il primo cittadino, tra i diritti imprescindibili di ogni individuo, anche il diritto alla salute, ovunque si trovi un essere umano, qualunque sia la sua nazionalità, razza o ideologia politica e religiosa.
Dopo il taglio del nastro sono state scoperte le tre panchine dedicate simbolicamente a Giulio Regeni, ricercatore italiano che per le sue ricerche di tipo sociale è stato sequestrato, torturato ed ucciso in Egitto; Willy Monteiro Duarte, un ragazzo ucciso con inaudita violenza, per aver difeso con slancio e generosità un amico in difficoltà; Saman Abbas, ragazza di origine pakistana, vittima di una cultura che le imponeva un matrimonio combinato, e uccisa dalla sua stessa famiglia per averlo rifiutato. Queste le motivazioni lette dal Lion Mario Patanisi, visibilmente emozionato e commosso nel ricordare le sofferenze inflitte a questi ed a tanti altri esseri umani, colpevoli di lottare per difendere i propri e gli altrui diritti, spesso pagando con la vita.
A più di settant’anni dalla pubblicazione della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani – 10 dicembre 1948 – le violazioni dei diritti umani sono ancora oggi una piaga mondiale. Dovremmo adoperarci tutti affinché questo sogno diventi realtà e nessuno abbia più a temere per la propria vita nel difendere i diritti di ognuno. We Serve
Filomena Zungri