La gestione delle risorse idriche nel nostro territorio fa acqua da tutte le parti. Un gioco di parole per evidenziare le criticità del nostro sistema idrico.
Viviamo Il paradosso di avere una discreta disponibilità di acqua ma di averne carenza per i cittadini, per le imprese agricole per e le aziende. Bisogna dire le cose come stanno.
La gestione delle Società Partecipate è stata a dir poco fallimentare, ed i risultati sono sotto gli tutti. Nate con le migliori intenzioni sono state parcheggio per qualche “trombato”, e ancora peggio luogo di politica clientelare.
Sorical dopo aver aumentato la portata anche ad un cliente moroso come Congesi, legittimamente pretende il pagamento quanto meno dell’annualità in corso, pena il ritorno alla portata precedente.
A ciò si aggiungono i soliti problemi estivi di rotture delle condotte che portano al mancato, o quanto meno allo scarso, riempimento dei serbatoi che utilizzano i nostri Comuni. Senza tralasciare i troppi furbetti che “rubano” l’acqua dalle condotte pubbliche con condotte abusive.
La politica trasversalmente, senza ricerche di responsabilità, dovrebbe riflettere e discutere su come intervenire per ridurre le criticità ed arrivare ad una gestione quanto più possibile virtuosa.
Ed allora riduscutiamo pure di Congesi, salvaguardando però i livelli occupazionali e pensando ad una struttura più snella e meno dispendiosa. Ma mettiamo al centro dell’agenda politica l’opportunità di investire nella rete idrica.
Nel frattempo il management di Congesi dovrebbe attuare un efficiente controllo di gestione, ponendo in essere azione volte a contrastare l’abusivismo e riscuotendo i crediti certi ed esigibili.
Realizziamo importanti opere di ingegneria idraulica per garantire al territorio la fornitura dell’acqua per tutto l’anno e costruiamo una rete idrica nuova limitando così le continue perdite, in questo come già evidenziato dal Commissario Sorical i fondi del Recovery Plan sarebbero indispensabili.
Che turismo possiamo offrire se non siamo nemmeno in grado di offrire l’acqua? Che sviluppo può avere la nostra agricoltura di qualità senza acqua per irrigare i campi?
Ma occorre anche puntare sull’uso consapevole della risorsa idrica. L’acqua è un bene di tutti e non possono più tollerarsi sprechi e usi impropri soprattutto in periodi di scarsità della risorsa.
Pensiamo agli anziani, agli invalidi, ai bambini, alle donne in stato di gravidanza, insomma a tutte le persone fragili che più di altri pagano un uso sconsiderato dell’acqua ed una gestione non efficiente delle intero sistema idrico.
Utilizziamo questa fase di campagna elettorale per individuare soluzioni, i voti d’altronde a questo dovrebbero servire, ma Sorical, Congesi, Consorzio di Bonifica e Corap facciano la loro parte.