L’artista Giuseppe Blefari in arte “Magagna” noto fabbro conosciuto per la sua arte in tutta Italia, presente in un progetto promosso dalla Camera di Commercio di Crotone. “Grazie alla Camera di Commercio di Crotone- scrive in una nota la vice sindaco Giovanna Stasi- oggi viene pubblicata l’arte del nostro amato Magagna, alias Giuseppe Blefari: Fuoco, acqua, mani, forza, creazione che modificano la materia, al nostro maestro vanno i migliori auguri”. E ancora- prosegue la Stasi- Un uomo austero, profondo che ha tratto spunto dall’ arte antica calabrese di forgiare il ferro, la forma appassionata delle sue creazioni riflettono il carattere dell’ uomo e di un Terra che sente il bisogno di affascinare ed entusiasmare. I tanti riconoscimenti ed apprezzamenti ricevuti donano merito alla vita di un uomo che ha incastonato la vite, l’ ulivo, il fenicottero, la sedia di Miss Italia, spalliere, sgabelli ecc…simboli ancestrali che trovano linfa nell’ arte del ferro del nostro amato maestro. “Oggi il nostro viaggio ci porta a Cirò : borgo collinare medievale posto tra il litorale ionico crotonese e le propaggini della Sila, si legge in un post della Camera di Commerci di Annunziata Manfredi. Ha un centro storico ben conservato e ricco di scorci suggestivi, strette stradine, sottopassi e scale . Ed è proprio in una di queste stradine che troviamo il laboratorio artigiano del maestro di Giuseppe Blefari: il ‘Forgiaro’ di Cirò. fabbro all’antica di Cirò, che i più conoscono con il soprannome di “Magagna”, lavora il ferro da quando aveva 5 anni, l’ha scoperto forse un po’ tardi, ma ora dalla sua officina del centro storico vengono fuori delle vere e proprie opere: letti, lampade, accessori dal design moderno, ma anche sculture come quella rappresentante un’aquila (dalle fattezze reali) che protegge il suo nido da alcune serpi realizzata attorno ad una vite secolare. Tutto realizzato in ferro battuto, naturalmente. Autodidatta come artista – prosegue la nota- “Sono stato fin da ragazzo alle dipendenze di un fabbro per imparare e poi in proprio. Il ferro – dice Blefari –non va battuto ma plasmato”. Tra i suoi lavori apprezzati i tanti cancelli in ferro battuto che realizza, alcuni dei quali hanno partecipato a mostre internazionali: pezzi unici, anche di grandi dimensioni, che in qualche modo hanno attinenza con la tradizione e la cultura contadina. Ecco quindi l’albero di ulivo, la vite, ma anche tre cigni e una sirena che si guarda allo specchio solo per citare alcuni pezzi”. A piccoli passi, sempre più in alto per portare il nome della Calabria e di Cirò in giro per il mondo.