Il relativo tariffario è stato approvato dal consiglio comunale durante la seduta del 30 luglio scorso.
La più grande novità è che il servizio viene gestito direttamente dal Comune. “Si tratta dell’unico caso in Italia”, sottolinea il vicesindaco Piero Mercuri. “Questo è quanto- aggiunge Mercuri- abbiamo fortemente voluto noi dell’amministrazione Ferrari, ossia una gestione che garantisca il massimo rispetto della legalità e la massima trasparenza”.
Mercuri si è messo in azione, innanzitutto, per chiedere alla competente Capitaneria di Porto di Crotone la modifica dell’articolo 8 del regolamento del porto di Cirò Marina. L’articolo 8 vietava, infatti, originariamente qualsiasi attività di lavorazione sulle unità da diporto, da pesca e da traffico, sia a bordo che a terra. Mercuri si è rapportato con il comandante della Capitaneria di Porto, Vittorio Aloi, e con il luogotenente Giuseppe Gatti, che è il comandante dell’Ufficio locale marittimo, chiedendo una soluzione che contemperasse gli interessi della categoria con la normativa vigente.
Aloi ha accolto la sua richiesta avente ad oggetto la modifica dell’articolo 8. “Il comandante Aloi ha preso a cuore la situazione, consentendo alcune tipologie di interventi a terra ai natanti iscritti nel registro delle navi minori e dei galleggianti di Cirò Marina, il tutto in piena sicurezza e sempre nel pieno rispetto delle regole, diciamo che ha recepito i bisogni dei nostri pescatori, che per tanto tempo in passato sono stati costretti ad eseguire queste tipologie di lavorazioni presso altri porti con costi decisamente più elevati”, mette in evidenza Mercuri, che ha dovuto contemporaneamente espletare tutta una serie di formalità burocratiche, tra le quali figurano il collaudo, l’immatricolazione e l’assicurazione del carroponte.
Gli attestati per l’utilizzo e le manovre del carroponte sono stati rilasciati dall’Ascom spa a tre dipendenti comunali, al termine del periodo di formazione. Per quanto riguarda le tariffe approvate, esse sono commisurate alle dimensioni dell’imbarcazione. Le dimensioni riguardano la misura in metri e il peso in tonnellate. “I pescatori si stanno congratulando con noi e ci stanno dando una grande mano, il servizio di alaggio e varo delle imbarcazioni era, ed è, necessario, gli stessi pescatori chiedevano il rispetto della legalità e trasparenza”, rende noto il vicesindaco.
“Ci stiamo attivando- riprende a dire Mercuri- per aumentare i servizi nell’area portuale, il prossimo obiettivo sarà quello di realizzare una vasca per il rimessaggio, allo scopo di consentire, previo nuovo regolamento, ulteriori tipologie di lavorazione a bordo e all’esterno delle imbarcazioni”. Nel giro di poche settimane, “l’area portuale verrà chiusa, vi potranno accedere con i rispettivi mezzi solo i pescatori iscritti alla Marineria e i diportisti iscritti alla Lega navale italiana, abbiamo previsto anche un sistema di videosorveglianza”, conclude Mercuri. La società Ascom di Modena ha fornito il carroponte da 100 tonnellate. I lavori sono stati divisi in due lotti: l’altro lotto è stato aggiudicato all’impresa Marrazzo. Sono stati investiti allo scopo 876.864,74 euro. Il progetto risale al 2017.