Era la sera del 4 ottobre del 1582 quando si andò a letto, era un giovedì, e ci si svegliò il venerdì 15 ottobre. Quella notte furono cancellati dieci giorni dalla storia dell’umanità. Prendeva inizio il nostro calendario moderno formulato da Luigi Lilio da Cirò. Questa affascinante storia, che non tutti conoscono, scrive in una nota Francesco Vizza direttore dell’Istituto di Chimica dei Composti Organometallici (ICCOM) del CNR di Firenze. e biografo di Luigi Lilio, è possibile approfondirla visitando il Museo di Cirò, oppure cliccando su: www.polomusealediciro.it. Si legge sulla “Bolla intergravissimas ” : Comandiamo e ordiniamo che dal mese di ottobre dell’anno 1582 si tolgano dieci giorni, dal 5 al 14, e che il giorno dopo la festa di S. Francesco, che si suole celebrare il 4, si chiami 15. Questa fu in sostanza la decisione del Papa Gregorio 13° dopo che, Luigi Lilio prima e, Antonio Lilio dopo, riuscissero a correggere il calendario giuliano. “Dall’alba della civiltà tutti i popoli – scrive il ricercatore Vizza- hanno cercato invano di sincronizzare con esattezza le date del calendario con i cicli delle stagioni. Solo Luigi Lilio vi riuscì nel 1582. A Luigi Lilio, medico, matematico e astronomo del XVI secolo, dobbiamo una svolta fondamentale nella storia del computo del tempo”. Il calendario da lui elaborato, universalmente noto come calendario gregoriano, prosegue Vizza- è quello adoperato da tutta l’umanità. La grandezza di Lilio appare evidente se si considera che nel Cinquecento mancavano le leggi dei modelli planetari, i metodi della fisica e strumenti della matematica. Essi vedranno la luce non molti anni dopo grazie a Keplero, Galileo e Newton, ma al momento non erano disponibili. Nonostante queste limitazioni, Luigi Lilio ebbe il merito di essere giunto alla soluzione di un problema, quello del calendario, che sembrava irrisolvibile e per molti secoli aveva tenuto occupati insigni astronomi e studiosi tra i quali Copernico, senza riuscire a venirne a capo. Purtroppo, la vita di questo scienziato ha lasciato solo qualche debole traccia e persino il manoscritto che racchiudeva i suoi calcoli non è stato mai stampato ed è scomparso senza lasciare traccia. Lilio non ha a disposizione queste conoscenze ma, basandosi su dati astronomici ancora approssimati, contenuti in vecchie tavole compilative, riesce ad elaborare un calendario così preciso da sfidare i secoli. Mediante i suoi calcoli, la data della Pasqua e l’equinozio di primavera saranno sincronizzati per altri 4,5 miliardi di anni, ecco perché il calendario elaborato da Luigi Lilio da Cirò, è un calendario perfetto.