Una data che segna anche “i 16 giorni di attivismo contro la violenza di genere” che precedono la Giornata mondiale dei diritti umani il 10 dicembre di ogni anno, per sottolineare che la violenza contro le donne è una violazione dei diritti umani. La campagna in Italia viene in particolar modo portata avanti dal Centri antiviolenza e dalle Associazioni di donne impegnate nell’ambito della Violenza contro le donne. In quest’ottica si è inserita l’iniziativa promossa dal Centro di accoglienza per donne in difficoltà, Domus di Melissa che ha organizzato un tavolo tematico dal titolo significativo “Ricomincio da Me”, al quale hanno aderito lo steso Comune di Melissa, presente con il sindaco, Raffaele Falbo, il comune capo ambito di Cirò Marina, presente con il vice sindaco, Pietro Mercurio, il Cori.ss, con il presidente Salvatore Maesano e il patrocinio della Regione Calabria. Coordinato da Giovanna Abbruzzino, avvocato esperto in tutela giuridica della vittima, i vari interventi hanno sottolineato quanto il fenomeno sia un ostacolo al raggiungimento dell’uguaglianza, dello sviluppo e della pace, in quanto la violenza contro le donne è ritenuta una manifestazione delle “relazioni di potere storicamente ineguali” fra i sessi, uno dei “meccanismi sociali cruciali” di dominio e discriminazione con cui le donne vengono costrette in una posizione subordinata rispetto agli uomini per impedirne il loro avanzamento. Durante l’incontro è stato proiettato il video “I sogni dell’anima” ideato da Antonio Renda e diretto da Mattia Isaac Renda, grazie al finanziamento della Regione Calabria e inserito nell’ambito del progetto “Girasole” in aiuto ai centri antiviolenza e centri di accoglienza per donne in difficoltà. In video che ha mostrato in tutta la sua cruda verità, quanto ancora deve essere fatto per il tanto agognato e sperato raggiungimento della parità di genere. A smorzare e offrire spunti di riflessione le poesie lette dalla poetessa, Giusy Nisticò. Alla manifestazione sono intervenuti, offrendo spunti di riflessione e offrendo dati allarmanti, Salvatore Montemagno, il capitano Stefano Martorano della Compagnia Carabinieri di Cirò Marina, e il comandante della Stazione di Torre Melissa, Giovanni Pirito. Ad arricchire il dibattito le esperienze, l’impegno e le testimonianze di “addetti ai lavori” come Rossella Funaro, coordinatrice del Domus, Elisabetta Rossi, psicoterapeuta del Domus, Alessandra Angiuli, magistrato, Tonia Stumpo consigliere di parità della Regione Calabria e, ancora l’on Dorina Bianchi. Tutti gli interventi sono stati un ripercorrere le tante cronache nere costellate di eventi criminosi incentrati sulla coppia, eventi in cui le dinamiche di coppia diventano teatro di violenza, di aggressioni, e di tutto ciò che comporta alla lesione fisica e morale della vittima, fino all’estrema conseguenza: la morte. “La violenza sulle donne è un crimine che spesso si perpetua all’interno delle relazioni. Lo riscontriamo nelle pagine dei giornali, consultando il web, scorrendo le notizie di un telegiornale o facendo zapping tra i programmi televisivi che ricostruiscono episodi in cui le vittime, o i parenti, raccontano vicende drammatiche, con una dinamica che vede quasi sempre, autore del delitto l’uomo, che, per un raptus o con premeditazione, mette in atto un piano in cui, quella che considerava la sua compagna, il suo amore, la deve “pagare”, come se questo fosse l’unico modo per ristabilire un equilibrio nella propria vita. Ancora molto da fare ed educare, magari partendo dalle scuole e da una educazione intrafamiliare che sia coeducazione vera.