Ioia, ha reso la sua testimonianza, all’interno del corso di formazione dei futuri mediatori penali, tenuto a Cosenza dalla Associazione A.I.ME.PE, presieduta dalla Dott.ssa Cristina Ciambrone. La storia di Pietro Ioia è una storia che merita di essere raccontata e di essere conosciuta. Ioia, nei lontani anni ’80 è stato un noto narcotrafficante internazionale, per poi essere arrestato e tenuto in carcere per ben 22 anni. Una volta terminata la sua prigionia, ha fondato l’Associazione Ex Detenuti Organizzati Napoletani ( Ex D.O.N), lui ne è il presidente, e da qui ha cominciato la sua battaglia denunciando le condizioni assurde delle carceri italiane fino ad ottenere la nomina di Garante comunale. Tramite la sua associazione, il garante è diventato un punto di riferimento per i detenuti e per le famiglie, e questo, anche grazie alla sua disponibilità, perchè lui non si nasconde dietro ad un ruolo ma vive tra la gente e lotta per la gente. Infatti, durante la lezione si è definito “il garante del popolo”. Ioia non ha mezzi termini o non fa promesse che non mantiene, perchè conosce il dramma del carcere e sa di cosa si parla. Questi luoghi vengono definiti dal Garante come dei luoghi criminogeni, i quali addestrano ancora più all’illegalità, perchè è la stessa società che alza un muro e segna il confine “tra il dentro” e “il fuori ed abbandona e stigmatizza i detenuti e gli ex detenuti. Ioia ha denunciato anche le violenze sui detenuti nella “cella zero” di Poggioreale. Di questo aspetto intimo della sua vita ha parlato durante la lezione, ed ha offerto ai professionisti del settore, dunque non solo mediatori, ma anche avvocati, educatori o altri professionisti che gravitano attorno al mondo del carcere,una prospettiva diversa. Ioia collabora attivamente con una Associazione chiamata il Coraggio, che opera a livello nazionale ed internazionale, che lotta attivamente per la difesa dei diritti umani ed in particolare è molto vicina alle esigenze dei detenuti, ex detenuti e delle loro famiglie. E’ presieduta dalla Dottoressa Marinella Maioli, neuropsichiatra, legata da un forte rapporto di amicizia e stima professionale a Ioia, ed anche lei attivista dei diritti umani ed ambasciatrice di pace.
La Vice Presidente è la calabrese Avv. Mariastella Fedele, socio A.i.Me.Pe e corsista. A sorpresa infatti, durante la lezione, è stato assegnato dall’Avv. Fedele, un premio a Ioia, da parte de Il Coraggio, per la sua capacità di ricominciare a vivere onestamente e spendersi per la dignità umana ogni giorno. Il riconoscimento “Uomini Coraggio” è stato consegnato nella mani di Ioia, che si è detto piacevolmente sorpreso. Non è stato il solo riconoscimento conferito, infatti, L’Avv. Fedele ha consegnato il “premio donne di mamasika” alla Dottoressa Ciambrone. Nel 2020 questo importante premio era stato conferito all’Avv. Fedele, da parte della Dottoressa Maioli, per essere stata sempre al fianco delle vittime di violenza e di ingiustizia ed anche per le battaglie giudiziare condotte insieme. Il 2020 è stato importante anno per l’Avv. Fedele che ha segnato la sua storia personale e professionale. L’Avv. Fedele infatti, ha intrapreso un percorso di specializzazione che la porta ad essere sempre in prima linea nella difesa dei diritti umani. Il premio “donne di mamasika”, è stato istituto, per ricordare una attivista congolese che ha dedicato la propria vita alla cura ed assistenza delle donne vittime di violenza e torture. Quest’anno, il riconoscimento va alla Dottoressa Ciambrone,esempio di chi crede nel proprio lavoro e lo mette in pratica ogni giorno. La Dottoressa Ciambrone è una delle fautrici della mediazione penale e giustizia riparativa in Calabria e ogni anno si occupa della formazione professionale dei futuri professioni con dedizione e passione. Il giorno successivo, nessuno si è fermato, ed è proseguita la formazione professionale offerta dalla Dottoressa Ciambrone, con la presenza del Dott.Pino Centomani, Direttore del Centro per la Giustizia Minorile di Bari per la Puglia e la Basilicata, il quale ha seguito i corsisti in un laboratorio pratico e ha conferito il riconoscimento alla sede A.i.Me.Pe di “luogo sensibile alla gentilezza”.