Nonostante tre bonifiche o più effettuate nel corso degli anni, alle prime mareggiate, come ogni anno (visto che i residui delle baracche della località Marinella non sono state mai allontanate del tutto, prova è la loro annuale riapparizione), ecco che riaffiorano come d’incanto tutto ciò che era stato seppellito, dalle precedenti bonifiche. Quante bonifiche e soprattutto quanto sperpero di denaro pubblico ancora occorrerà, prima che si realizzi una bonifica seria e totale dell’area della Marinella, una delle spiagge più incontaminate della zona. Se lo chiedono i cirotani assidui frequentatori della spiaggia Marinella, stanchi ormai di incontrare pozzi neri, lastre di cemento, mattoni, è quant’altro proveniente dalla demolizione di centinaia di baracche, ogni qual volta le mareggiate scoprono le cattive bonifiche effettuate. L’ultimo rinvenimento qualche giorno fa, quando il mare, dominato dal forte Maestrale, ha rimesso a nudo la battigia della Marinella, regalando agli occhi dei cirotani davvero un brutto spettacolo, anelli di pozzi in cemento, tubature , lastre di cemento, pavimenti, contenitori in metallo che sicuramente avrebbero dovuto non essere più lì, ed invece ogni anno riappaiono, ogni anno c’è pronta una bonifica per toglierle dalla vista, e ogni anno puntualmente ritornano, è proprio una catena che non vuole proprio spezzarsi. Le spiagge di Cirò erano invase da decine e decine di baracche abusive. Le stesse che cinquanta anni fa invadevano anche le altre spiagge calabresi insieme alle vecchie tende “indiane” fatte di lenzuola e canne che sostituivano gli inesistenti ombrelloni. Costruzioni semplici, ma comunque abusive. Furono ben 28 le baracche che erano state demolite tra il 2001 ed il 2013 durante l’amministrazione della commissione straordinaria, che si trovavano sul demanio marittimo in località Marinella del Comune di Cirò. Da qui l’intervento di Carabinieri, guardia Costiera e Polizia Municipale e la distruzione e rimozione delle baracche stesse avvenute appunto nel lontano 2001, ma che a distanza di tanti anni i suoi detriti ritornano ad emergere dalla sabbia.