Nei giorni scorsi, infatti, il Laboratorio di Fisica Moderna del Liceo Scientifico di Cariati, diretto dalla prof.ssa Sara Giulia Aiello, ha captato l’onda d’urto dell’eruzione del vulcano Tonga, registrandone l’attività attraverso i sensori della stazione meteo installata nel Liceo cariatese.
Da qualche giorno, infatti l’isola vulcanica Hunga Tonga-Hunga Haʻapai è ritornata in primo piano tra le notizie, a causa dell’eruzione del vulcano sottomarino che forma l’isola avvenuta lo scorso 15 gennaio. Il vulcano fa parte dell’arco vulcanico Tonga – Kermadec, una zona di subduzione ad elevata attività vulcanica, attiva fra la Nuova Zelanda e Figi. L’eruzione del vulcano Hunga, ripresa dallo spazio anche grazie ai satelliti della NOAA (National Oceanic and Atmospheric Administration) https://www.youtube.com/watch?v=XiH2Qy_IfMw&t=88s , si è sviluppata con unraggio di 260 km (entro cui ha sparso cenere, vapore e gas) ed il pennacchio ha raggiunto un’altitudine di ben 20 chilometri circa. L’eruzione ha poi causato anche uno tsunami nei pressi di Nuku’alofa, la capitale di Tonga, nelle isole Fiji (https://www.quotidiano.net/esteri/tsunami-tonga-2022-maremoto-1.7251726).
L’onda d’urto dell’eruzione è stata talmente forte da attraversare tutto il mondo e dopo circa 16 ore è giunta anche in Italia dove è stata registrata da diverse stazioni meteo. In particolare l’onda d’urto ha raggiunto anche la nostra cittadina dove i sensori della stazione meteo, installati nel laboratorio di fisica moderna del Liceo Scientifico di Cariati (http://eeeliceocariati.altervista.org/meteocar.html) come ha spiegato il prof. Domenico Liguori responsabile del laboratorio – a circa 17000 Km di distanza, hanno registrato un picco di aumento di pressione intorno alle 21:00 (ora locale) di circa 1 mbar, (come si evince dal grafico). L’onda ha quindi viaggiato a circa 1100 Km/h grosso modo come una qualsiasi onda acustica che si propaga in aria.
La Dirigente Scolastica, prof.ssa Sara Giulia Aiello, ha espresso entusiasmo per le ricerche condotte in questi anni nel laboratorio dello scientifico cariatese evidenziando le numerose ed importanti ricadute didattiche come in questo caso in cui, da un evento di cronaca, spazialmente molto distante da noi, gli studenti riescono a trarre esperienza sull’analisi di dati acquisiti in loco dalla nostra strumentazione scientifica.