E’ ritornata, la giornata dei calzini spaiati, appuntamento per celebrare la diversità, nata una decina di anni fa dall’idea di una maestra elementare. Oggi è simbolo di inclusione e rispetto per gli altri. L’iniziativa viene celebrata il primo venerdì di febbraio ed è ormai diventata anche un fenomeno social che ha l’obiettivo di lanciare un messaggio di solidarietà e inclusione. La paternità dell’iniziativa appartiene però, a una scuola elementare di Terzo di Aquileia, in provincia di Udine. È lì che l’insegnante Sabrina Flapp, una decina di anni fa, ebbe l’idea di far assurgere una coppia di calzettoni a simbolo dell’integrazione e dell’accettazione delle differenze. Un’idea abbracciata negli anni da moltissime scuole italiane. Non poteva mancare anche quest’anno, nonostante la pandemia, l’attenzione della dirigente del Polo D’Infanzia Baby Kinder Park, Lucia Sacco, che ha voluto ripresentare attraverso un lavoro attento con il suo team, di riproporre il tema della diversità, coinvolgendo tutti i baby e le famiglie, spiegando e ricordando che “Siamo uguali davanti alle regole, ma ognuno è diverso e per questo è speciale”. Il progetto è stato avviato “cercando un modo semplice di spiegare ai bimbi un concetto profondo come la diversità, prestando grande attenzione alle varie età con cui abbiamo a che fare.” “Siamo partiti anni fa con il proporre questo progetto educativo, ci ha dichiarato la Dirigente del Polo D’Infanzia, Lucia Sacco, sperando di essere riusciti a trasmettere il concetto che la diversità e il rispetto per gli altri rappresentano una ricchezza”. Ma perché calzini spaiati? Perché anche se di diversi in colore o forma assolvono alla loro funzione, così come due esseri diversi sono in eguale misura esseri da rispettare e amare. E così, oggi, i baby e il corpo insegnante si è presentato nella struttura con calzini spaiati, affermando così, con un semplice gesto che “siamo diversi, ma uguali e speciali”. L’iniziativa viene celebrata ogni anno il primo venerdì di febbraio e ha l’obiettivo, come dicevamo, di sensibilizzare sull’autismo e altre diversità, lanciando un messaggio di solidarietà e inclusione,, perché, così come un calzino spaiato non smette di assolvere alla sua funzione, lo stesso vale per una persona diversa da ciò che convenzionalmente consideriamo “normale”.

















