Questo passaggio per il bacino cirotano, rappresenta la rotta migratoria più importante dell’Europa, a sostenerlo l’ornitologo Mario Pucci. Gli anziani dicono: portano la primavera. Raggiungeranno la Finlandia dove si riprodurranno. Cirò e Punta Alice rappresenta la rotta migratoria più importante dell’Europa, a sostenerlo l’ornitologo Mario Pucci che in questi giorni sta monitorando l’entrata degli uccelli migratori nel nostro territorio. Dall’ultimo monitoraggio effettuato l’anno scorso sempre dall’esperto Pucci- era emerso che buona parte delle Cicogne sono nate proprio in Finlandia, a dimostrazione che il cirotano è una rotta migratoria internazionale. Dunque ogni anno nei periodi tra febbraio e marzo, e soprattutto nei giorni che precede San Giuseppe, passano sui cieli di Cirò le eleganti Gru. E’ un grande spettacolo osservare il loro volo mentre cantano annunciando la primavera. L’oasi cirotana dove si riposano le Gru prima di riprendere il mare per raggiungere i paesi dell’Est è la località Frandina. La migrazione degli uccelli tra l’Africa e L’Europa, scrive in una nota Pucci- è già iniziata: Rondini, Upupe, Culbiachi, Marzaiole, Mestoloni e tanti rapaci sono tutte specie che si possono osservare in località Punta Alice che entrano dal mare aperto. la primavera è davvero alle porte. Naturalmente sottolinea Mario Pucci- le date di arrivo degli uccelli sono anticipate per i cambiamenti climatici. Dunque sopra il cielo cirotano uno spettacolo della natura ha catturato l’attenzione di quanti hanno osservato in volo un folto stormo di Gru . Il grande rito della migrazione si rinnova, come ogni hanno in questo periodo, un eccezionale passo di Gru Cenerina (Grus grus ) ha anticipato l’inizio della Primavera. Un uccello questo che stimola sempre un certo interesse nella popolazione, con la sua apertura alare di circa due metri e il caratteristico “richiamo” di contatto “gru gru gru”che annuncia il suo passaggio, stimolando vecchi ricordi nelle persone piu’ anziane. Il flusso migratore che interessa questo uccello si mantiene costante nel tempo. Dalle zone di svernamento al centro Africa, compie una trasvolata di migliaia di chilometri per raggiungere la tundra, nel nord-est dell’Europa per la riproduzione. Alcuni detti popolari raccontano che questo uccello passava il 19 marzo nel giorno di S.Giuseppe. Ma da un po’ di anni a questa parte, la migrazione viene anticipata di due settimane circa. Evidentemente i cambiamenti climatici hanno inciso molto sull’orologio biologico degli uccelli migratori. Inoltre le Gru anticipano di un mese l’arrivo delle Cicogne, portatrici di natalità. L’evento è stato registrato dall’ornitologo Mario Pucci, che da anni appunto studia la migrazione degli uccelli nel crotonese, il quale ha detto:” Cirò resta una delle rotte migratorie più importanti del mediterraneo”. Proprio sullo stemma di Cirò è raffigurata una Gru in vetta alle tre colline che protegge il popolo dall’invasore nemico, raffigurato da un serpente, afferrato tra gli artigli della fiera Gru. Dopo tutto nella tradizione popolare la gru è simbolo di buona fortuna e di buona salute. Ma fino a quanto ancora possiamo vedere il passaggio di questi meravigliosi uccelli , forse dovremmo considerare l’area di Frandina località protetta per consentire che ogni anno questi meravigliosi uccelli possano fermarsi prima di riprendere il loro lungo cammino verso la Finlandia.