Pubblicato dal Centro Studi Bruttium di CZ in collaborazione con la Sez. Prov.le di Kr. Edizione Giugno 2021.
Il lavoro, in essenza, ha mirato a porre un omaggio a Federico Fellini.
CIAO FEDERICO!
Nel 102.esimo anniversario della nascita del regista Federico Fellini, il C.S.B. di Catanzaro, in collaborazione con la sua Sez. Prov.le di Crotone, ha inteso proporre “Il Paesaggio storico e la citt di Crotone nel Satyricon di Petronio Arbitro” come un sincero omaggio culturale all’artista riminese, prematuramente scomparso nel 1993.
Il Paesaggio Storico e la Città di Crotone nel “Satyricon” di Petronio Arbitro costituisce, di fatto, il recupero di una memoria storica – letteraria dal valore universale, ma anche un “tributo culturale” rivolto a ricordare la personalità di un grande del mondo del cinema e dello spettacolo, quale fu, veramente, il maestro Federico Fellini.
Fu proprio Federico Fellini, di cui quest’anno ricorre il 102esimo anniversario della nascita che, all’opera petroniana, ne dette una moderna quanto “fantasmagorica” dimensione ed interpretazione.
Federico Fellini fu, in verità, un uomo, la cui geniale creatività artistica ha dato immenso lustro e notorietà alla cultura italiana ed a quella “italianità” nel mondo, nello scorrere del tempo, sempre feconda e foriera di valori, uomini di talento ed idee originali.
Con commozione, gli autori ed il redattore che con passione ed alta professionalità ha curato l’edizione del ” Quaderno Culturale” del C.S.B. di Cz, interpretando, con sicurezza, il pensiero dell’autentico mondo culturale della Crotoniatide e della Calabria tutta, hanno inteso, con questo preminente e singolare studio, offrire, in semplicit d’intenti, un omaggio tangibile e costruttivo alla memoria di questo gentiluomo italiano e perch no anche a quella della sua amatissima e bravissima Giulietta Masina.
Agli autori e non a caso, peraltro, nel corso della loro indagine sui luoghi delle “scene”, in questa calda e luminosa terra mediterranea di Crotone, è sembrato che l’opera “immortale” di Petronio si traduca ancora in un sentimento vivo e prepotentemente affascinante, fortemente “saldato” a quello trasmessoci, dall’indimenticabile, nostro regista Fellini, “solare” quanto “umile” maestro di un ”realismo magico” autenticamente italiano.