Dai programmi televisivi alle pagine social, senza dimenticare i classici ricettari, i blog ed i canali YouTube. Ormai, sul web e sul piccolo schermo, impazzano post e video in cui chef, o aspiranti tali, danno prova delle loro abilità realizzando piatti gourmet o ricette semplici e veloci da replicare comodamente a casa propria. Ma quando la tecnologia non era ancora al servizio dell’uomo e non c’era la possibilità di annotare gli ingredienti su diari, tablet e smartphone, come venivano tramandate le ricette? Quali erano i piatti più in voga nell’antichità? A rivelare le ultime scoperte dal mondo della cucina è il professor Arnaldo Caruso, Presidente dei virologi italiani, docente all’Università di Brescia e direttore dell’Unità Operativa complessa del Laboratorio di Microbiologia e Virologia ASST presso gli Ospedali Civili di Brescia, appassionato cultore di storia antica e di archeologia. Il professor Caruso è autore del libro “Il Gusto Perduto. Storia e ricette dei popoli antichi, un viaggio nell’archeogastronomia”. “IL Gusto Perduto” , il libro di Arnaldo Caruso, sarà presentato presso il noto ristorante Max il 17 giugno prossimo che tratta di storia e ricette dei popoli antichi della Magna Graecia e non solo. Dopo il fortunoso ritrovamento delle tavolette babilonesi che ha aperto una piccola finestra sull’ archeogastronomia: cioè la cucina dei popoli antichi, ancora oggi praticamente sconosciuta. Infatti, come si legge nel libro, Ittiti, assiri, egizi, fenici, minoici, micenei e tante altre civiltà minori del Medio Oriente e del Mediterraneo, sembrano apparentemente non interessate a scrivere e tramandare i segreti della loro cucina. È incredibile, ma infatti poco o nulla delle ricette di questi antichi popoli che pur hanno lasciato testimonianze scritte su argomenti di ogni genere, è arrivato alla nostra attenzione. Un vuoto di millenni, difficile da colmare e da spiegare se non per la totale perdita delle fonti scritte che pur dovevano esistere nelle biblioteche di re e notabili del tempo. Ed ecco, allora, la chiara importanza di questo eccezionale libro del prof. Arnaldo Caruso “che indaga a fondo e originalmente sull’argomento, colmando una grave lacuna anche con le autentiche e sorprendenti “rivelazioni” delle ricette in voga all’epoca, che ora è possibile intanto conoscere, e magari in qualche modo rifare e “assaporare” come un fantastico salto indietro nel tempo. L’iniziativa è stata voluta dalla Fidapa di Cirò Marina, presieduta da Anna Russo, che in collaborazione con il ristorante Max e l’assessorato alla cultura della città, hanno voluto scoprire questo antico e magico mondo della cucina antica.
Dialogherà con il prof. Caruso, il giornalista Roberto Messina, direttore editoriale di Academ editore e direttore del magazine Calabria Mundi.