Con la loro favola ci aiutano a farci sognare. Pronto, invece, a una serie discussione ma attraverso un referendum popolare”
“Leggo con attenzione ma anche con disincantato distacco la bella favola che ci viene raccontata (nulla di personale) da Antonio Castiglione, coordinatore di Italia Viva, e da Cataldo Filippelli presidente della nota associazione “IndipendenteMente”. Mi piace ricordare che loro prendono ad esempio il comune di Corigliano-Rossano guidato dall’amico sindaco Flavio Stasi alla fusione. Ebbene, rispetto a tale modello di riferimento, le condizioni geomorfologiche e di stratificazione sociale sono completamente differenti da quelle discusse dai cari amici Antonio e Dino. Affermo questo in quanto ritengo, e non solo io, che per una gestione integrata dei servizi o per un’unione dei comuni, servano a monte degli elementi fondamentali che qui sono inesistenti: a) una pianificazione gestionale su quelli che saranno i centri storici e le aree urbane; b) capire chi pagherà i debiti prodotti dalle amministrazioni precedenti rispetto ad una fusione o ad una gestione integrata; c) esiste davvero la volontà popolare per realizzare tutto questo?; d) sono stati mai prodotti studi di fattibilità sugli argomenti in questione?; e) siamo culturalmente pronti? Sono queste le principali motivazioni – ma di interrogativi potrebbero essercene tanti altri – che mi lasciano perplesso. Ringrazio sia Dino che Antonio per la bella favola che ci raccontano. In questo modo ci ricordano che non si deve mai smettere di sognare e con la loro favola ci aiutano a farlo”. Lo scrive in una nota Andrea Doria, delegato ai servizi sociali del circolo del Pd di Cirò Marina