“San Nicodemo è patrimonio dell’umanità” ha detto S.E. Arcivescovo Monsignor Angelo Raffaele Panzetta intervenuto all’inaugurazione del restauro dell’affresco raffigurante San Nicodemo Abate di Cirò restaurato da parte della Soprintendenza, la memoria custodisce il futuro- prosegue il vescovo- ed il restauro di questo affresco raffigurante San Nicodemo indica che questa comunità vuole crescere ed investire nel futuro culturale del paese. Le opere non hanno solo un significato artistico, prosegue- ma anche storico e culturale di un popolo. E’ un segno di speranza, la via della ricostruzione, oggi qui abbiamo aggiunto un tassello importante in questa comunità”. Ha presentare l’opera appena restaurata l’architetto Amedeo Lico, il quale ha detto che San Nicodemo è una figura eccelsa per Cirò, nato nel lontano 900, dove nel 1613 Papa Urbano VIII, proclamò San Nicodemo ”Cittadino e protettore di Cirò”, un motivo in più per avvicinarsi ancora di più a questa figura straordinaria. Si tratta di un affresco risalente tra il XI-XII secolo. Il dipinto raffigura l’Archimandrita Nicodemo Abate e presenta sul capo una Mitria ribbassata segno tangibile dell’Abate, visto che prosegue l’esperto- nel rito Latino, Bizantino, Cattolico, e Ortodosso ha, con molto più equilibrio del rito Latino, la stessa e identica funzione del vescovo: il Vescovo o Eparca bizantino; In questo caso abbiamo difronte un Abate mitrato. Porta sul petto un medaglione: Encolpion con icona centrale del Cristo risorto, che indossavano i vescovi Ortodossi orientali e cattolici orientali come formula di liturgia bizantina. La mano destra del Santo è aperta in segno di benedicente. La figura è circondata da una stella a otto punte o stella polare, simbolo del centro Sacro, costituito da un quadrato regolare in cui vengono tracciate due diagonali e due mediane. L’importante affresco si trova nella chiesa di San Giovanni Battista (Sec. XI), antica struttura che si deve probabilmente ai Cavalieri Gerosolimitani. Si è trattato di un consolidamento e restauro di tipo estetico- conservativo e costituisce- ha concluso l’architetto Lico del recupero di un grande patrimonio non solo da un punto di vista artistico-culturale, altresì, della fede genuina e sincera. Il restauro è stato possibile grazie all’attenzione da parte dell’associazione Rotary Club Cirò presieduta dalla professoressa Simona Caparra, associazione attenta alla cultura del territorio, volontà partita dal 2019 quando era presente la presidente Giuseppina De Novara. Il progetto vede la realizzazione – scrive la presidente Caparra- grazie al generoso contributo del socio architetto Giovanni Ciccopiedi, promotore di questo service, sempre attento alla cultura e all’arte. La stessa presidente Caparra ha voluto ringraziare oltre al parroco don Matteo Giacobbe per la sua disponibilità anche l’ingegnere Pasquale Varano per la sua attenzione verso il territorio. Entusiasta il sindaco Mario Sculco per la valenza che ha San Nicodemo nella comunità, un Santo nato nella nostra antica Cirò dove oggi si conserva la sua casa nativa. Un restauro realizzato in tutto il suo splendore quello di San Nicodemo Abate di Cirò- ha detto il parroco don Matteo Giacobbe- realizzato con semplicità, amore , grazie al Rotary e all’architetto Lico e a tutta la comunità che mi è stata vicino.