Si è svolto domenica scorsa il primo consiglio comunale per il neo sindaco Mario Sculco del gruppo “Progetto per Cirò”, alle prese con Bilancio, IMU e TARI, e che dopo il consueto giuramento e la verifica su eventuali incandidabilità degli eletti, ha annunciato la sua squadra in Giunta: Fortunato Strumbo alla carica di vice sindaco con delega al bilancio, Progettazione e al Personale; Francesco De Fine Assessore all’Agricoltura Ambiente e Territorio; Salvatore Giardino Assessore all’Urbanistica, Lavori Pubblici e Spettacolo; Maria Aloe Assessore attività Produttive, Commercio e Servizi Sociali. Presidente del consiglio Andrea Grisafi, vice presidente Martina Virardi. Elettri i tre membri effettivi della commissione elettorale: Teresa Bruno, Margherita Russo, Martina Virardi, e quelli supplenti: Maria Aloe, Salvatore Giardino Cataldino Scarola. Siedono invece alla minoranza: il sindaco uscente Francesco Paletta, l’ex vice sindaco Giovanna Stasi, l’ex assessore Cataldino Scarola e la neo eletta Margherita Russo. Due sono i capi gruppi in seno al consiglio: alla maggioranza con il gruppo “Progetto per Cirò” Nicodemo Giglio, mentre alla minoranza con il gruppo “Attivamente Cirò” il sindaco uscente Francesco Paletta. Fanno parte invece della commissione per la formazione degli elenchi dei Giudici popolari:Giovanna Stasi e Fortunato Strumbo. Dopo la lettura del bilancio da parte del dottore Natalino Figoli dell’ufficio di ragioneria, il rendiconto della gestione per l’esercizio 2021, all’unanimità è stato approvato. Bilancio che chiude con un disavanzo di 165 mila euro, a fronte di circa 4,5 milioni di fondi accantonati tra crediti di dubbia esigibilità, prodotti dall’evasione tributaria, anticipazione liquidità e per ripianare situazione debitorie pregresse. ”Abbiamo approvato, in modo responsabile e dettagliato insieme all’attuale maggioranza, il rendiconto sulla gestione del consuntivo 2021” ha detto l’ex sindaco Paletta– questo perché- prosegue- trattavasi di un atto realizzato dalla mia precedente amministrazione, che aveva già approvato in Giunta comunale nel mese di aprile 2022. Con questo atto fondamentale si è dimostrato, con la relazione del ragioniere Figoli, di consegnare all’attuale amministrazione Sculco un bilancio sano e senza debiti fuori bilancio; con tante ditte e fornitori pagati grazie ai decreti liquidità e senza particolari problemi di cassa. A ciò si aggiungono i fondi vincolati che sono già incassati per la prosecuzione dei lavori in itinere”. Voto unanime invece anche per le tariffe Imu, che rimangono invariate. Per quanto riguarda invece le nuove tariffe 2022 della Tari, è stato approvato dalla sola maggioranza, mentre per Paletta il ritocco all’insù delle bollette a causa dall’aumento dei costi, accertata già ad aprile, per oltre 27 mila € (da 351 a 378 €), e la maggiore incidenza, oggi data al numero dei componenti le utenze rispetto alla superficie delle abitazioni, “poteva essere ripianata con altri fondi, così come abbiamo fatto in passato permettendo di tagliare, a tutti, nel 2021, la terza rata”. Da qui l’astensione della minoranza capeggiata da Paletta che conclude:” la nostra sarà un’opposizione di contenuti ed intransigente non solo sulle questioni ordinarie ma soprattutto sui progetti già avviati e che dovranno essere portati a termine”. Il sindaco Sculco deluso per l’astensione della minoranza sulla Tari, ha replicato affermando che gli aumenti erano in essere già in data 27 aprile quando era ancora sindaco Paletta, e quindi se aumento ci sarà, non può essere ricondotto all’amministrazione appena insediatasi.