440 anni dalla soppressione dei 10 giorni dal Calendario grazie alla riforma di Lilio.
La soppressione dei famosi 10 giorni voluto dal cirotano Luigi Lilio, di quel lontano 4 ottobre del 1582 quando furono soppressi 10 giorni dalla storia dell’Umanità. Il 4 ottobre è una data che è entrata a far parte nella storia dell’uomo. Nel 1582 Papa Gregorio XIII promulgò il nuovo calendario, grazie alla geniale proposta di riforma elaborata da Luigi Lilio di Cirò. Per riallineare l’equinozio di primavera al 21 marzo e correggere l’errore contenuto nel calendario giuliano, in vigore da più di 1600 anni, Lilio propose la soppressione di 10 giorni. Il Papa permise di festeggiare San Francesco e poi eliminò dieci giorni dal calendario: nel 1582 dal giovedì 4 ottobre si passò al venerdì 15 ottobre. Aver legato questa data alla festa di San Francesco è quanto riportato nei documenti ufficiali dell’epoca. In realtà il 4 ottobre è anche la ricorrenza di San Petronio patrono di Bologna. Papa Gregorio XIII, bolognese, fece celebrare san Petronio e poi eliminò i dieci giorni.
Questa affascinante storia che non tutti conoscono affonda le radici nella notte dei tempi. Tutti i popoli dall’alba della civiltà hanno cercato invano di sincronizzare con esattezza le date del calendario con i cicli delle stagioni. La difficoltà di porre rimedio a tale esigenza era dovuta principalmente alla non esatta determinazione della durata dell’anno solare e alle scarse conoscenze scientifiche del tempo. Lilio mediante due equazioni accordò il ciclo solare con il ciclo lunare ed elaborò una tabella di validità ultra-millenaria dando vita ad un originale e complicatissimo “ciclo delle epatte”, che permette di determinare senza incertezza la data della Pasqua.
Come Lilio sia arrivato alla formulazione del nostro calendario non è molto chiaro poiché il suo manoscritto non è mai stato stampato ed è scomparso senza lasciare traccia.
Il Calendario di Lilio si accorda con l’inclinazione esatta dell’asse terrestre rispetto al sole. È pressoché un calendario perfetto: subisce uno scarto di soli 3 giorni ogni diecimila anni e un giorno ogni milione di anni.
Purtroppo sul web vengono riproposti articoli che presentano degli errori macroscopici sia dal punto di vista storico che scientifico. In alcuni vi si legge che Clavio fu l’autore della riforma, oppure che i nuovi calcoli furono resi possibili dalla teoria copernicana e via dicendo. Per far chiarezza su questo aspetto, il prossino 21 ottobre, in occasione del Convegno Nazionale di Archeoastromia a Firenze, Francesco Vizza terrà una conferenza dal titolo: ”l’anno tropico, i calcoli di Niccolò Copernico e il Calendario Gregoriano formulato da Luigi Lilio”.