I lavoratori dipendenti che necessitano di liquidità per effettuare spese impreviste, ma anche per acquistare beni o servizi di qualsiasi genere, possono richiedere un tipo di prestito molto conveniente, denominato cessione del quinto.
Regolamentato dalla legge 180/50, il quinto sullo stipendio consente di ottenere una somma di denaro di importo variabile, che potrà essere restituita comodamente entro un massimo di 10 anni e la cui rateizzazione verrà calcolata a partire dall’ammontare dello stipendio mensile del richiedente. Per comprenderne meglio il meccanismo, vedi gli esempi di cessione del quinto online ed effettua una veloce simulazione per valutare l’ammontare delle rate.
Chi decide di sfruttare questa opportunità e, con il prestito ancora in corso, si trova nella situazione di dover chiedere un nuovo finanziamento per far fronte a particolari emergenze, non può chiedere un secondo quinto dello stipendio, ma può provare ad accedere alla cessione del doppio quinto.
Le differenze fra i due tipi di prestito
Cessione del quinto e doppio quinto dello stipendio sono prestiti molto simili tra loro, ma che presentano sostanziali differenze.
La prima, com’è facile intuire, riguarda l’ammontare della somma che permettono di ottenere, la quale viene determinata dalla rata massima mensile consentita.
Il quinto dello stipendio prevede rate non superiori al 20% dello stipendio mensile netto; dato che la restituzione può avvenire in un massimo di 120 rate, corrispondenti a 10 anni, la somma ottenibile è data dal valore massimo della rata mensile moltiplicato per 120. Il valore finale dovrà tenere conto degli interessi, dell’assicurazione obbligatoria e delle spese accessorie, come la gestione dei pagamenti.
Il doppio quinto consente di aggiungere a questo primo prestito un secondo, il quale consenta di arrivare a rate di valore uguale o inferiore al 40% dello stipendio.
La seconda differenza riguarda l’obbligo, da parte del datore di lavoro, di accettare la pratica. Fungendo da garante e avendo l’onere di effettuare le trattenute dalla busta paga e i versamenti, il datore di lavoro può rifiutare una pratica di doppio quinto, noto anche come delega di pagamento; al contrario, non può, per legge, rifiutare il quinto dello stipendio.
Chi può fare richiesta
Un’altra differenza intercorrente tra i due tipi di prestito riguarda i soggetti che possono farne richiesta.
Mentre i lavoratori dipendenti, pubblici o privati, possono accedere tanto alla cessione del quinto quanto alla delega di pagamento, i pensionati possono fare richiesta esclusivamente della cessione del quinto sulla pensione.
I lavoratori autonomi non possono invece accedere a nessuno dei due tipi di finanziamento.
Cosa fare se non si può accedere al doppio quinto
Chi ha aperto un prestito di cessione del quinto e si vede rifiutare il doppio quinto oppure non può farne richiesta, può provare a ricorrere ad altri tipi di finanziamento, la cui accettazione dipenderà naturalmente dalle garanzie offerte alla finanziaria di riferimento. A seconda dei casi, il soggetto interessato a un secondo finanziamento potrà fare domanda per ottenere un prestito personale, un prestito veloce, un prestito ipotecario vitalizio o, se interessato all’acquisto di beni specifici, un prestito finalizzato.