
Per commemorare i tanti caduti, che hanno sacrificato la loro giovinezza e vita per liberare l’Italia dall’oppressione e per garantire un futuro migliore ai cittadini del domani, le classi dell’Istituto hanno animato la sala Filottete con letture e canti, grazie anche all’accompagnamento strumentale dei docenti di musica Esposito, Durante, Siciliani e Amariti, che ha diretto il coro.
La scuola, oggi, si trova a celebrare la memoria di tutte le vite, che si sono immolate per la libertà e la democrazia che attualmente possediamo. Giovani vite si sono sacrificate per l’esigenza di difendere dall’oppressione il nostro paese e per assicurarci diritti fondamentali, che spesso vengono sottovalutati. E’ dunque compito delle Istituzioni mantenere la memoria di quel che è accaduto, in modo da non permettere che le lancette del tempo tornino indietro.
I ragazzi hanno declamato poesie, hanno raccontato la storia del Milite Ignoto, si sono resi consapevoli del valore delle imprese di quei ragazzi del 99, che hanno lasciato le loro case per combattere per la Patria, sacrificando la loro stessa vita.
Gli alunni della scuola Don Bosco sono stati, spettatori e protagonisti degli eventi della storia, con un viaggio interattivo, si sono lasciati trasportare dai racconti, ma l’emozione più grande è stata nel sentire la storia di Maria Bergamas, la donna che scelse fra 10 bare di giovani caduti privi del loro nome, quella che poi diventerà la tomba del Milite Ignoto, poi tumulata sull’Altare della Patria a Roma.
L’Inno di Mameli e la Legenda del Piave, suonata e cantata magistralmente, dai ragazzi del Coro Don Bosco, hanno concluso questa giornata pregna di storia, di ricordi e di tanta emozione.
Si ringrazia la Dirigente Scolastica Maria Rosaria Longo per il supporto e i preziosi consigli per la buona riuscita dell’evento.








